giovedì 7 settembre 2017

Manifestazione per la Pace? Questa sconosciuta!

Ma una seria manifestazione per la pace? Il problema è che a una certa età anche il più ignorante capisce i meccanismi base del sistema. Insomma a qualcuno si dovranno pur vendere le armi che vengono costantemente prodotte! Anche il più superficiale capisce che le cose non stanno esattamente come gli hanno spiegato e che in realtà non può fare nulla per cambiare ciò che non va. Inoltre non ha più voglia di lottare. Sta a casa, si guarda le sue serie tv americane, si compra i suoi vestitini finto made in Italy, si guarda la storia creata dai tg mentre mangia cibi praticamente antibiotici. Si sposa, fa i figli, lavora come un mulo, fa la vacanzetta di una settimana e quando ha 40/50 anni capisce di aver scelto una vita che gli va stretta e di averlo fatto perché ha seguito un modello prestabilito... sotto pressione. A questo punto ha 5 possibilità: 1- fa finta di nulla, 2- cambia vita e risbaglia, 3-riprova a cambiare vita senza commettere errori, 4-ci riesce 5-non cambia.
Quando si è giovani si osservano gli adulti e ci si accorge che non sono per niente rassicuranti! Una massa di quaquaraqua che si credono intelligenti e ti impediscono di parlare perché : "Tu che vuoi capire? Tu sei giovane non hai esperienza!" Non si comprendono a fondo le regole è vero, ma questo è il vantaggio! Si è incoscienti e pronti a provare e poi non dimentichiamoci che è grazie all'errore che c'è evoluzione. L'errore sgretola i muri e dalle crepe filtra la luce. Ma oggi i giovani sono già stati intontiti e instradati... per cui... quando si "comprende" si è già troppo vecchi.
Inoltre chi non capisce (cioè la forza lavoro fino alla presunta pensione) è preso dal modello di vita che ha scelto, dal realizzare l'immagine mentale che ha costruito e dall'ansia di fare bene secondo le regole e non ha certo tempo di scendere in piazza per risolvere i problemi con i fatti.
Poi ci sono quelli che hanno studiato da giovani, quando uno si sente super in ogni campo, legittimati dal voto diventano logicamente reazionari come ciò che hanno studiato, gelosi e ottusi custodi della tradizione di chi regna, sceglie e gode. Da li a trasformarsi in quelli che raccontano paura creando fazioni da far scontrare o in chi fa show per alimentare illusioni che giustificano chi regna, è un attimo. Ora non resta che ricordare a chi legge o ascolta che per loro chi va fuori dal coro è stonato...o chi dissente è matto...
E quei pochi che credono di aver capito? Beh, credono di fare la rivoluzione davanti ad un cellulare indignandosi pee le storie che leggono. Si indignassero di loro stessi piuttosto, perché hanno permesso tutto questo.

domenica 20 agosto 2017

Alto e basso... uff, che barba che noia...

Leggevo l'ennesimo post, post-apocalittico di post-sinistra. Personalmente non mi fanno incavolare i commenti tremendi delle persone... che so... quelli contro gli immigrati, quelli contro la Boldrini... quello che mi fa incavolare veramente è il sistema educativo che ha creato queste persone, il sistema paese che le ha portate ad incavolarsi con questi toni, gli pseudo-intellettuali che puntano il dito contro il popolo. Il problema viene sempre dall'alto... non dal basso. In basso ci sono le persone semplici... se le riempi di stronzate, da qualche parte dovranno pur uscire...

sabato 19 agosto 2017

Cambiare è possibile?

Più o meno tutti facciamo i nostri percorsi... quelli che chiamiamo ricerca... ricerca del bello, della verità, dell'amore, di noi stessi, della libertà. Nella maggior parte dei casi si tratta di ricerche sterili o distorte e questo perché non comprendiamo realmente il significato di ciò che stiamo cercando. Pensiamo a qualcuno che cerca l'amore e lo cerca nel "corpo giusto"... beh... questo la dice lunga sulla superficialità del soggetto e sul significato che attribuisce alla parola "amore". Si confonde l'egoismo, ovvero il possesso di un corpo per il soddisfacimento del proprio desiderio, della propria pulsione sessuale con l'amore. Ci si fidanza, si diventa gelosi, possessivi, maniacali, confondendo tutti questi sentimenti adolescenziali, post-giocattoli, con l'amore. Poi ci accorgiamo di soffrire, di star male, di essere insoddisfatti. Cominciamo allora un cammino di "elevazione"  e scoperta sotto la guida di un modello, magari di un guru che ha cercato le risposte per una vita. Come possiamo pretendere di capire a fondo il significato delle sue parole, oltretutto mediate? Ed ecco che vorremmo cambiare, migliorare, ma abbiamo paura di farlo realmente. Cerchiamo la stabilità, in qualsiasi situazione. È rarissimo trovare qualcuno disposto a cambiare. Ci costruiamo una tana per il corpo e per la mente, al cui interno portiamo quello che crediamo importante, ma il punto è che non siamo disposti ad uscire.

venerdì 18 agosto 2017

Pesci ed elefanti

Visto che ci dividono sempre, così come fa l'invenzione culturale della religione, in noi e loro: Pesci ed Elefanti. Noi non abbiamo memoria. Dimentichiamo tutto velocemente come il pesce Dori. Perfino eventi recentissimi...  come le varie caxxate dei vari politici, dimentichiamo perfino il male che fanno all'umanità certi produttori e i loro prodotti, ci scordiamo perfino le guerre IN ATTO ORA e facciamo finta che tutto vada bene. Poi c'è l'altra parte, quella che ha perso e pertanto non dimentica - come i fascisti e i nazisti che morti non sono affatto... anzi gli rode il cxxo come non mai e sono pronti a rovesciare il potere -  quella che ha la memoria di un elefante, quella che non ha dimenticato i secoli in cui la Santa inquisizione spagnola bruciava vivi i musulmani e distruggeva milioni di copie del corano...per dire... ed eccoci qua... a piangere altri morti mentre le guerre dividono IERI COME OGGI, IN QUESTO ISTANTE, IL MONDO, mentre i giornalisti dividono e creano la storia di domani e ricordano che l'Italia è stata la patria delle Crociate... che non erano crociere... ma altre guerre di religione per spartirsi cristiani e musulmani... perché si sa, i numeri fanno i soldi... pensa un po' tutto l'oro per costruire chiese e moschee mentre la gente moriva di fame? Sempre per dire... unire, non dividere! Siamo esseri umani e non merce!

lunedì 7 agosto 2017

Cose piccole - Caffè schiumato freddo

Ami il caffè macchiato schiumato, ma d'estate è troppo caldo? Nessun problema. Da oggi puoi realizzare il tuo caffè caldo schiumato freddo con il semplice ausilio di un frullino a batteria schiumino! Regalalo al tuo barman di fiducia 😂 o preparalo a casa in 30 secondi!

lunedì 24 luglio 2017

Marco Brama. Videoart _Soundart _Xpanded Cinema - Personale 24 agosto 2017

Il 24 agosto 2017 prende il via la personale itinerante “Marco Brama. Videoart _Soundart _Xpanded Cinema”.

La locandina della prima data presso
l'associazione culturale Kur Chia (VT)
Marco Brama riesce ad entrare appieno nel campo della new media art, con una cifra stilistica molto chiara e personale che riunisce anni di studi teorici e pratici in campi audiovisuali attraverso la creazione di una propria semantica artistica riconoscibile. Le sue opere indagano infatti i territori della fisica acustica e della sperimentazione elettronica dando vita a nuovi scenari, in cui le elaborazioni e le modificazioni della realtà visiva e sonora suggeriscono le profonde relazioni tra la condizione umana e il suo rapporto con il fluire della vita nel pianeta. Ecco dunque che il discorso sul cinema, la musica e l’arte si estende, si allarga, tocca i temi dell’interpretazione e della catena dei significati. 

1 - Riflessi - still da video
“Tutto è bioculturale. Non c'è niente di reale, c'è solo il suo riflesso”. È proprio lo specchio e il suo riflesso la linea di congiunzione concettuale della mostra. Luogo simbolico di significazione che pervade la vita degli uomini sin dall’infanzia. Come ricorda l’artista “Il grande limite dell'uomo è che può percepire completamente solo una cosa: il proprio essere. Può sentire il suo corpo, il proprio pensiero; eppure, proprio dell'unica "cosa" che riesce a percepire pienamente, non riesce a vedere integralmente l'immagine. È senza volto, proprio come la fototessera. Può vedere il suo viso solo attraverso il riflesso di una superficie naturale o artificiale: bidimensionalmente”, da qui la creazione del “polittico moderno” Riflessi (2015).

Il senso di un’opera non è mai definitivo, una piccola variabile innesca nuove analogie: è il caso di Match, una nuova immagine dell’opera sospesa, un contrappunto audiovisivo che crea una nuova dialettica come ricerca dell’instabilità.
Sintonia ricrea movimenti, tempi, ritmi e cadenze quotidiane di due donne viste da un punto di vista “altro” di una statica inquadratura a plongée, sono gesti che si relazionano con suoni composti e con il silenzio in una performance meditativa delle donne che sfocia in una sorta di abbraccio uterino e rimanda al volto del creatore dell’opera d’arte, imprigionato, vincolato o più propriamente riunito alla madre di tutte le composizioni visive: la luce.

L’operazione ideata da Brama, prevede un concept itinerante in nuovi spazi d’attenzione a misura d'uomo dove potersi relazionare direttamente con il pubblico. 

Dott.ssa Isabella Pomi

Prima tappa: Associazione Culturale Kur - Chia (VT) - Via di Ripetta, 2 ore 22.00 - Ingresso Riservato ai Soci

Tutti gli Eventi e le tappe dell'artista.

2 - Sintonia - Booklet

Tra le pubblicazioni di Brama, ricordiamo Psike ed Electra del 1993, il poema sinfonico Divina Commedia - Inferno del 2001, il balletto I colori fantastici, il saggio Distoria - per una crono conoscenza dell'uomo, l'audiovideografia musiCaos basata sull'accordatura dei numeri primi e la raccolta di composizioni sinfoniche Cosa succede nel mondo ispirate ai lavori della pittrice Lidia Scalzo. Tra il 1990 e il 2017 ha ottenuto riconoscimenti, collaborato con numerosi artisti, suonato dal vivo in molti contesti, realizzato colonne sonore, performance, spettacoli teatrali e mostre, creando un dialogo costante tra musica, immagini, danza e scrittura.





venerdì 14 luglio 2017

MUSICA CON COPERTINA D'AUTORE - Marco Brama "Cosa succede nel mondo"

La copertina realizzata da Lidia Scalzo
"E la Luna disse", brano contenuto nel CD
Dopo il video album Life, il balletto I colori fantastici, la colonna sonora di Sintonia, ecco pronto Marco Brama con Cosa succede nel mondo, mentre è già al lavoro la pubblicazione di Inferno, ispirato al poema dantesco, che dovrebbe approdare nei teatri il prossimo anno. Cosa succede nel mondo nasce dalla collaborazione con la pittrice Lidia Scalzo e la rassegna "In viaggio con Calvino" ideata da Casa dell'Architettura e IXCO. L'album contiene brani utilizzati in parte nella docufiction di Rai TV Lady Travellers, nella produzione per Abu Dabhi TV Alwani e nello spettacolo teatrale Due Donne basse per il Teatro degli Incerti. La composizione è un progetto musicale variopinto che vede la luce a tre anni dalle prime stesure e si avvale di un'orchestra al completo in parte elettronica ed in parte acustica, nonché del flauto solista di Alessandra di Prospero e della chitarra di Angelo Piferi De Simoni. Liberamente ispirato a Fiabe Italiane di Italo Calvino, nell'interpretazione artistica di Lidia Scalzo, che ha realizzato dodici opere lignee nonché la bellissima copertina dell'album, su legno con stucchi e resine industriali nel laboratorio Papiro Art, Cosa succede nel mondo si presenta come un affresco cangiante, che racconta storie, personaggi e paesaggi della tradizione popolare italiana, con un approccio inconsueto, ma rispettoso dell'idea del grande scrittore, che tradusse dal dialetto all'italiano le fiabe popolari. Non è una composizione d'accompagnamento, ma neppure una semplice musica descrittiva, piuttosto una creazione autonoma che fonde alto e basso, tradizione classica e sperimentazione. Un concept che propone un percorso attraverso la musica nel senso più ampio, affondando le radici nella tradizione italiana, nella musica barocca, nella musica classica con la sua forma sonata, riuscendo a presentare però un'evoluzione alternativa orgogliosa della convivenza con gli elementi popolari dal rock al jazz, dalla musica concreta alla soundart. Nato anche dall'incontro con Rosaria Scalzo, presentato da Feedya Art Fondation al Margutta Art Village per l'evento "Open Borders|Open Minds" a cura di Diana Alessandrini, interpretato dalla danzatrice Gioia Tarulli, al Festival del Paesaggio all'Auditorium parco della musica di Roma, evento curato da Stefano Donati, l'album contiene due brani utilizzati nella docufiction di Rai TV Ladies Travellers all'interno della puntata dedicata a Eva Mameli madre di Italo Calvino. Nei brani extra sono presenti il tema principale della serie e altri due temi, il primo Highliths utilizzato nella produzione italo/araba da Abu Dhabi TV in Alwani, il secondo dal Teatro degli incerti nello spettacolo Due donne in basso. Il disco è il 7° album dell'autore pubblicato.
https://itunes.apple.com/us/album/cosa-succede-nel-mondo/id1262478365
#marcobrama #marco_brama #music #musica #alternative #ost #cosasuccedenelmondo #progressive #symphony #soundtrack #colonnasonora #rock #elettronic #news
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Guarda il video di Cosa succede nel mondo

mercoledì 5 luglio 2017

Tutti Pazzi per il Cinema! 15-16-17 Luglio 2017 Vetralla (VT)

Una panoramica del centro storico di Vetralla
Iniziativa lodevole e interessante nella Tuscia Viterbese. La cittadina di Vetralla ospiterà la prima edizione del cinefestival "Tutti pazzi per il cinema!". Una manifestazione organizzata dai ragazzi del gruppo Persepolis (come non ricordare nel nome l'omonimo film di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud) in collaborazione con il Comune di Vetralla, l'associazione Tilt, l'associazione Battiti e l'Aucs. Attraverso i fondi del bando Giovani Idee sarà presentata una novità assoluta per il territorio. L'evento porterà nelle piazze il Cinema, con proiezioni, dibattiti, incontri con gli addetti del settore, ma anche attività ludiche per i ragazzi. All'interno del centro storico, nel Vicolo del Sole, oltre alle mostre a tema e alla ristorazione con fantastiche apericene, sarà possibile assistere alle proiezioni dei film. In cartellone: La pazza gioiaTutta colpa di Freud e A beautiful mind. Vetralla è facilmente raggiungibile da Terni, Civitavecchia, Viterbo e Roma e offre ai visitatori molte possibilità per trascorre un piacevole fine settimana tra natura e cultura. Oltre alle delizie culinarie che sarà possibile degustare durante la manifestazione, i visitatori potranno scoprire i magnifici boschi del territorio, le terme, il museo del territorio con le sue interessanti iniziative,le  necropoli etrusche della vicina Norchia dove è possibile effettuare escursioni in un ambiente praticamente incontaminato, un lago a pochi chilometri dove rilassarsi all'ombra di cerri e faggi, senza dimenticare i numerosi monumenti storici della città come la pregevole Chiesa di San Francesco o l'antichissima Foro Cassio sulla via Francigena. 


La locandina della manifestazione


Mappa della Tuscia Viterbese

giovedì 29 giugno 2017

La mia vita da zucchina (recensione)

La mia vita da Zucchina
2016 ‧ Film drammatico/Commedia ‧ 1h 10m

Un piccolo gioiello, come i film che consigliamo. Quelli che non hanno bisogno di stelle come vuole il mercato. Un film d'animazione destinato principalmente ai pre-adolescenti, ma che può far riflettere anche gli adulti. Il film ha un andamento lineare, un ritmo piacevolmente moderato e si presenta con un impatto visivo semplice e asciutto. Tutto è indirizzato ai dialoghi, davvero ben costruiti, semplici, credibili e incisivi. Non c'è molto da capire, ma molto da apprezzare intorno ad una storia che affronta il tema delle case famiglia. Niente di impegnativo ribadiamo, non è certo un film impegnativo o che scava a fondo come farebbe un lavoro sui dialoghi alla Bergman, ma arriva dritto al punto e si rivolge ai giovani in modo piacevole e chiaro. E se alcune soluzioni sono un po' troppo semplici è pur vero che talvolta semplice è meglio e l'effetto generale è quello di un mondo più vero, alla portata di tutti, un film in stop motion distante dai cliché dei film d'animazione d'oltreoceano, che può insegnare ai giovanissimi che tutti hanno problemi che si possono superare insieme. Interessante come viene mostrata la casa famiglia, le figure di riferimento, la direttrice che non è affatto lo stereotipo della "Crudelia" di mille film, il sesso e i dialoghi raccontato dal punto di vista degli adolescenti.

La mia vita da Zucchina è un film del 2016 diretto da Claude Barras.
Prima data di uscita: 19 ottobre 2016 (Svizzera)
Regista: Claude Barras
Lingua: Lingua francese
Personaggi: Ms. Papineau, Aunt Ida, Courgette's Mother, Béatrice, altri
Cast: Gaspard Schlatter, Sixtine Murat, Paulin Jaccoud, altri
Sceneggiatura: Claude Barras, Céline

lunedì 26 giugno 2017

Dialetti politici

Elezioni stravince l'attuale sinistra! 😂Beh va beh... dai... di cosa vogliamo parlare? Sinistra al potere composta dalla ricca borghesia e destra composta dalla ricca borghesia. Allora, diciamo: stavolta magnano quell'altre famiglie ricche, fra 5 anni rimagnano quell'altre famiglie ricche (che poi parliamoci chiaro, si conoscono e sono amici tra loro e vanno pure a cena insieme) ... diciamo che unendo le città, formando le nazioni, diventando numerosi, si sono organizzati e così si sono divisi, un po' de qua un po' de là, più i jolly per arrotondare... così vincono sempre! Semplice no? Un solo, dico un solo rappresentante squattrinato che difende le altre classi sociali? Ehhhh ma tu Marco parli ancora di classi sociali... ma sei antico! Sì, io sarò pure antico, ma i poveri sono moderni!! E non rappresentati! Poi va beh... anche i voti... spartiti pure quelli. Il centrosinistra candida immigrati e il centrodestra candida gli anti-immigrati... va beh... vaccini si e no-vaccino, laico e religioso, scienza e fede... e intanto tutto va a puttane e nessuno approfondisce seriamente e liberamente niente! Tutto per sentito dire da fonti a cui è stato dato lo stato di attendibile da un organo pagato da qualcun, che ha pagato la fonte e il controllore della fonte. In sintesi: serve un cambiamento strutturale. Il mio classico meteorite di fine legislatura che fa piazza pulita. E fino a un po' di anni fa, quando ero più ingenuo, guardavo queste trasmissioni di interviste ai politici... oggi non riesco più. Falsi come la morte intervistati e intervistatori... una vergogna. Si scelgono, si pagano, scelgono il candidato che per il contraddittorio, ovvero quello che deve dire il contrario di tutto ... insomma uno Youtube della politica. Mi piace e non mi piace, lovers and haters (si scrive così?) e più l'argomento è intorno al 50% meglio è! Perché in questo sistema divisi è  meglio!! POVERI NOI! MA UNO, DICO UNO che porta avanti una ricerca indipendente, un fottutissimo non venduto che si chiede, ma fammi un po' approfondire sta cosa e non prendere tutto per oro colato? Ed il problema sono i boccaloni indottrinati, di tutte le età, di tutte le classi sociali, dall'asilo alla laurea. Un mondo di boccaloni da bufale! Toh... un buon titolo per una canzone....

martedì 20 giugno 2017

Giornata mondiale dei rifugiati

Oggi è la giornata dei rifugiati. Quale è il problema? Il problema è che non frega una mazza a nessuno di risolvere i problemi a monte, nei paesi dilaniati da guerre, malattie e sfruttamento ad opera di noi ricchi. Diamo la medicina, ma non debelliamo la malattia. Se no si risolve tutto e chi ci guadagna? Abbiamo pianto per chiunque, ma le questioni dei paesi ricchi d'oro, petrolio, diamanti e risorse incredibili non vengono affrontate. Mai! Un po' di carità, un po' di elemosina, qualche adozione a distanza, qualche inutile preghiera, qualche vestito usato, qualche cibo scaduto, qualche occidentale che guadagna curando i malati e i feriti. Nessuno che risolve il problema a monte. Perché così fa comodo, così è, così deve essere.

Ancora 2 much....

Caro Riccardin dal Ciuffo, premesso che la storia, come diceva Pasolini (morto ammazzato, rifiutato dal suo stesso partito perché diverso... giusto per dire...) è la più grande menzogna mai inventata e perpetrata dall'uomo... ti dico che giusto e sbagliato, scienza e fede, destra e sinistra sono pastoie per somari, così come una cultura separata dalla natura non può essere una buona cultura. Guardati attorno... l'orrore che vedi è il risultato di queste divisioni... tutti presi a discutere eternamente e senza soluzione su ridicole questioni che dividono e che di fatto fanno perdere di vista l'obiettivo finale del bene comune.... come il mi piace e il non mi piace... i meccanismi di una mente riempita quel poco che basta sono semplici e sfruttabili! E coloro che pur sapendo alimentano tutto questo sono i più somari di tutti! Ora il caso Di Maio e del M5S... al di là di considerazioni di merito, bisogna inevitabilmente rilevare che provano a fare alternativa, brutta, buona, giusta, sbagliata... questo poco importa, provano a spezzare la continuità del sistema e questa è già una gran cosa... e il fatto che il sistema li attacchi costantemente dimostra tutto il primo ragionamento: cioè creare e alimentare un "giusto"  e uno "sbagliato". Sono millenni che il popolo è rappresentato da una élite e il risultato è sotto gli occhi di tutti... eppure ancora a discutere di questioni ridicole, inutili, sul metodo e sulle fonti... questo fa comodo, questo mantiene tutto come è da sempre...  e tu che parli e difendi l'indifendibile fai il gioco per cui hai studiato. Tu hai studiato qualcosa di cui sei uno scriba... e questo è veramente poco scientifico. Se invece di approfondire ti arrocchi sulle posizioni ufficiali fai il gioco per cui sei pagato come degno cittadino della tua degna società. Il medico, il vero medico, lo scienziato, il vero scienziato, continuano a cercare, domandarsi, provare, sbagliare, interrogarsi, verificare... non dire: tutto quello che dici tu è una cazzata perché non è ufficiale... detto questo, è chiaro che prima del m5s l'alternativa è sempre stata la sinistra, tutte le grandi battaglie in favore del popolo, almeno a partire dalla rivoluzione francese, sono appannaggio della sinistra. Ma oggi la sinistra si è trasformata, oggi è di sinistra il banchiere, il dirigente, l'imprenditore... quelli che una volta non avevano una lira e che grazie alle battaglie hanno raggiunto il potere. Ecco: IL POTERE... togliere il voto ed estrarre a sorte i rappresentanti del popolo.... come nella Grecia arcaica... solo così si eviteranno corruzione e sbilanciamento sociale.

lunedì 19 giugno 2017

2 much

C'è gente che ci mette tanto a capire ... un po' come in amore... crediamo, vogliamo credere di essere amati... eppure è tutto lì sotto i nostri occhi... un po' come con le notizie istituzionali... quando ti dicono che un pidocchio kamikaze ha steso un elefante! Ti chiedi: "possibile che quel pidocchio abbia ridotto in polvere un elefante?" Poi la tua vocina che risponde alle pastoie da asini "giusto" e sbagliato" ti risponde: "Ma certo, ma figurati! Ci sarà qualche legge fisica sconosciuta che l'ha tirato giù...certo è un po' strano che i veterinari non la conoscano.... però se ci dicono così". Insomma, un po' come quegli strani incidenti di cantanti in moto, quei killer chirurgici che non sanno nemmeno parlare ma sanno riconoscere la ghiandola pineale a colpo d'occhio, tutti quegli strani morti a 27 anni, quelle piramidi che però sono montagne, quei reperti veri esposti nei musei che però si dice siano falsi, quei malati che però non sono stati i vaccini, quei cieli striati da voli non di linea che però sono scie naturali di condensa ... poi un giorno come per magia (dopo un centinaio d'anni)  ops... ma guarda un po', il Titanic non è affondato per un Iceberg...ecco, dopo un centinaio d'anni inizia la guerra tra storici per trasformare la cronaca in storia, decidere se Fidel è stato un eroe o un dittatore, se Mussolini è stato un grande statista o un grande buffone... guerre di fonti e di invenzioni, guerre di Santi, madonne ed eroi... secoli bui, secoli che mancano, Terre piatte e geoidi, esperimenti militari e cerchi nel grano, carne e farina, frutta e verdura, vegani e carnivori, cancro e tabacco, bulli e sbullonati, cirrosi e alcool, multe per limiti di velocità e vendita di auto che vanno a 300 kmh, patenti tolte e alcool venduto, magnetismo terrestre ed elettromagnetismo , acciaio? carbone? Petrolio? Pasolini? Solare? Idrogeno? Eppure io non voglio la guerra... e neanche tu... e neanche tu... e nemmeno l'inquinamento... e nemmeno tu.... e nemmeno tu.... eppure tutto questo c'è...

2 much

C'è gente che ci mette tanto a capire ... un po' come in amore... crediamo, vogliamo credere di essere amati... eppure è tutto lì sotto i nostri occhi... un po' come con le notizie istituzionali... quando ti dicono che un pidocchio kamikaze ha steso un elefante! Ti chiedi: "possibile che quel pidocchio abbia ridotto in polvere un elefante?" Poi la tua vocina che risponde alle pastoie da asini "giusto" e sbagliato" ti risponde: "Ma certo, ma figurati! Ci sarà qualche legge fisica sconosciuta che l'ha tirato giù...certo è un po' strano che i veterinari non la conoscano.... però se ci dicono così". Insomma, un po' come quegli strani incidenti di cantanti in moto, quei killer chirurgici che non sanno nemmeno parlare ma sanno riconoscere la ghiandola pineale a colpo d'occhio, tutti quegli strani morti a 27 anni, quelle piramidi che però sono montagne, quei reperti veri esposti nei musei che però si dice siano falsi, quei malati che però non sono stati i vaccini, quei cieli striati da voli non di linea che però sono scie naturali di condensa ... poi un giorno come per magia (dopo un centinaio d'anni)  ops... ma guarda un po', il Titanic non è affondato per un Iceberg...ecco, dopo un centinaio d'anni inizia la guerra tra storici per trasformare la cronaca in storia, decidere se Fidel è stato un eroe o un dittatore, se Mussolini è stato un grande statista o un grande buffone... guerre di fonti e di invenzioni, guerre di Santi, madonne ed eroi... secoli bui, secoli che mancano, Terre piatte e geoidi, esperimenti militari e cerchi nel grano, carne e farina, frutta e verdura, vegani e carnivori, cancro e tabacco, bulli e sbullonati, cirrosi e alcool, multe per limiti di velocità e vendita di auto che vanno a 300 kmh, patenti tolte e alcool venduto, magnetismo terrestre ed elettromagnetismo , acciaio? carbone? Petrolio? Pasolini? Solare? Idrogeno? Eppure io non voglio la guerra... e neanche tu... e neanche tu... e nemmeno l'inquinamento... e nemmeno tu.... e nemmeno tu.... eppure tutto questo c'è...

domenica 18 giugno 2017

PassivaMente

Noi sappiamo che le guerre sono sbagliate, che l'inquinamento distrugge il mondo e noi stessi, che ci governano un branco di arrivisti ignoranti e venduti, che la storia che inventano per noi i cronisti è un orrore e la trasformiamo passivamente in realtà, che una richiesta d'aiuto non è ascoltata se non pagata, che il sistema è corrotto, che  tutto va a puttane, che fa strada chi accetta tutto questo, ma in tutto ciò la cosa veramente agghiacciante è che non facciamo un c***o per cambiare, perché ognuno di noi in fondo vuole restare sempre, per tutta la vita così come è, e chi prova a mutare la via è un pericoloso........ (mettici la parola che ritieni opportuna).... E il problema non è nemmeno la mediocrità del popolo, piuttosto la mediocrità della classe degli scriba, di coloro che hanno studiato e accettato passivamente il loro ruolo di gate delle fonti.

venerdì 16 giugno 2017

Giusto o sbagliato

Non esiste giusto o sbagliato, ma se non ti chiedi mai nulla, se tutto quello che ti dicono è per te la Bibbia della tua esperienza quotidiana, beh vali quanto la tua certezza: niente.

Ancora distrazione di massa

Se l'industria di distrazione di massa crea orrori mediatici e chi ne usufruisce ne è lo specchio diretto... come sarà il mondo che plasma?

Viviamo realmente in un sistema democratico?


Democrazia (dal greco antico: δῆμος, démos, "popolo" e κράτος, krátos, "potere") etimologicamente significa "governo del popolo".
Il voto è però un metodo, per scegliere i rappresentanti del popolo, in grado solo di garantire corruzione e poteri forti in mano a pochi che, durante le campagne elettorali faranno a gara a chi la racconta più "grossa", chi promette più cose, chi in cambio di un voto garantirà un lavoro etc... Per una vera democrazia dovremmo cambiare il sistema e risolvere le elezioni con una vera estrazione a sorte tra tutti i cittadini maggiorenni e turnazioni rapide e irripetibili. Niente campagne elettorali, niente condizionamenti, niente carro dei vincitori, solo gestione collettiva della comunità. Esattamente come nell'antica Atene dove il sorteggio nelle cariche pubbliche e l'assemblea legislativa a democrazia diretta composta da tutti i cittadini avveniva con una rapida e trasparente estrazione.
Semplice, perfetto.

giovedì 4 maggio 2017

Quale senso?

Usare il buon senso! La verità sta sempre nel mezzo! Non si tratta di avere un approccio scientifico, ma di vedere da fuori le cose, soppesare le notizie, analizzarle scientificamente per capire dove sta l'inghippo (che c'è sempre). Questo dovrebbe fare uno scienziato! Capire che tutto quello che conosciamo è mediato! Ed è proprio in quella mediazione che sta la verità. Verità che possiamo intravedere solo se lasciamo i dualismi da parte. Non si tratta di essere o no istituzionali, accademici, scientifici o il contrario, ma di capire che l'incontro tra correnti calde e fredde genera un ciclone, ma al suo interno c'è l'occhio calmo e perfetto che muove tutto.

giovedì 27 aprile 2017

Mobilitazione per la pace?

Sembrano passati secoli da quando si manifestava per la pace. Le mobilitazioni di massa, i cortei, le piazze gremite di militanti e attivisti sembrano un ricordo lontano. Forse siamo talmente bombardati mediaticamente da non percepire più la differenza tra realtà e finzione. C'è più fila al botteghino per un film di guerra che in strada per manifestare contro la guerra come sistema economico. È chiaro che la nostra storia, tutta la nostra storia, è il racconto di guerre, ma c'è ancora qualche folle controcorrente che spera in un mondo alternativo. Forse non c'è più spazio per i sognatori o forse non ci sono più sognatori, ma una cosa è certa: le guerre ci sono! Chi avrà il coraggio, la forza, la caparbietà, la voglia di dire NO!? Noi non abbiamo le risorse e la visibilità. Quello che possiamo fare è scrivere, ricordare, senza pretese, senza aspettative...

Assurdità italiane. Insegna cinema ma non ha la laurea giusta!


Vi fareste insegnare teatro da un medico o medicina da un attore? Beh, sappiate che se il vostro sogno fosse conoscere professionalmente il cinema già a partire dalle superiori, dovreste affidarvi non ad un laureato in materia, ma ad un appassionato. I laureati in cinema in Italia non possono insegnare cinema! Un'assurdità che sta creando non pochi imbarazzi tra gli addetti del settore. Un po' come entrare da un medico e vedere esposta una laurea in economia e farsi curare un disturbo gastrointestinale. Al contrario del presunto medico in questione che sarebbe in guai seri, chi oggi è alle prese con l'insegnamento dell'estetica del cinema, del montaggio, del neorealismo, della musica da film, delle tecniche di produzione cinematografica, regia e tutto ciò che riguarda la settima arte, non è laureato in cinema, ma questo non sembra turbare le istituzioni. L'industria cinematografica italiana è un comparto molto redditizio per lo Stato e per migliaia di lavoratori, ma bistrattata e non sfruttata appieno proprio perché trattata in modo poco professionale. Come forse saprete, da un anno è in corso una "querelle" in cui è in ballo la possibilità per i laureati DAMS di insegnare cinema nella scuola. Dal 2010, infatti, presso il liceo artistico, esiste un indirizzo Audiovisivo e Multimediale in cui i ragazzi studiano il cinema. Sarebbe dunque logico che i laureati DAMS, ovvero coloro che hanno studiato il cinema in ogni aspetto, possano accedere alle classi di concorso per l'insegnamento della materia. Incredibilmente, in virtù dell'attuale assetto legislativo, questa possibilità è preclusa ai laureati DAMS. Così, un gruppo di studenti/dottorandi/dottori/ricercatori si è radunato in un coordinamento, il Coordinamento laureati, laureandi, dottori, dottorandi L-Art/06, che sta ora sostenendo una campagna per il ripristino della laurea DAMS come requisito di accesso per gli insegnamenti di cinema nel liceo artistico.
Questo è il link per la campagna, che vi preghiamo di diffondere il più possibile presso le vostre reti di studenti/laureandi/laureati/dottorandi/dottori potenzialmente interessati.

giovedì 20 aprile 2017

25 Aprile 2017

Corteo Anpi per il 25 Aprile senza comunità ebraica e Pd...  non c'è liberazione, solo liberismo! 

venerdì 7 aprile 2017

Verità, libertà, possibilità - Guida alla consapevolezza post-traumatica

Complotto o controcomplotto? Dovete partire dalla prima e unica verità! Non esiste una verità oggettiva. La verità è sempre il frutto di una scelta: cronaca, estetica e storia in questo senso vanno a braccetto. La società occidentale vive una dicotomia millenaria, per cui tutto è soggetto al noi e voi, noi e gli altri, la verità e l'inganno. Ma la verità è che prima della follia, i pre-socratici sostenevano proprio questo: non c'è un 2, ma un 1! Non c'è una verità, ma tante verità. Ora, se l'arte e le discipline umanistiche cercano di riunire queste due sfere, ben diverso è l'atteggiamento di scienziati, religiosi, giornalisti, accademici. In sintesi viviamo in un assetto geo-politico creato dal più forte, da una maggioranza che, con modalità più o meno violente, propone e/o impone un modello di vita, uno stile che i media (tutti) mostrano da mattina a sera attraverso tv, radio, cinema ... ci sono categorie proprio non menzionate, oscurate, dimenticate ... avete mai visto una pubblicità dove lo stile di vita proposto è quello di un minatore? Avete mai sentito parlare liberamente un operaio in una trasmissione politica e non come la pecora nera e sfigata che sbraita senza senso? No! Perché quello che noi vediamo è il mondo borghese e/o aristocratico a cui finiamo per tendere e al quale ci ispiriamo. Le stesse immagini diventano SPECCHIO e MODELLO di questa idea del mondo. Ora il punto è che pur di affermare la propria idea ed essere QUELLI GIUSTI, QUELLI SUPERIORI, certi uomini sono disposti a tutto. Tanto siamo troppi!! C'è un problema di sovraffollamento ed eliminare qualcuno non fa la differenza. Questa è la società dei numeri e della quantità contrapposta alla qualità! Una storia è valida solo se numericamente rilevante, se no non incide su nessuno ... la storia di un uomo è importante solo se a quell'uomo è stata attribuita importanza, se no è irrilevante. Ora quello che è evidente è come il sistema è sbilanciato e non c'è più equilibrio tra cultura, economia, politica e tecnologia. Tutto è sbilanciato in funzione economico/tecnologica. La cultura è piegata alla politica a sua volta piegata all'economia a sua volta piegata alla tecnologia che tende ad eliminare il lavoro. Entro pochi anni non ci sarà più alcun tipo di lavoro svolto dagli uomini, saremo tutti disoccupati e sostituiti definitivamente dalle macchine. Chi possiederà le macchine governerà il mondo, chi non avrà lavoro non conterà nulla e non avrà soldi per sopravvivere. Le voci fuori dal coro sono IGNORATE, sempre e comunque. Come nell'arte! O hai i soldi, o non conti nulla ... e se non hai soldi non produci soldi e in questo sistema la tua parola non è rilevante e la tua idea è minoritaria e trascurabile. Che sia giusta o sbagliata non conta nulla. Quando si parla di complotto in realtà ci si riferisce proprio a queste voci fuori dal coro, magari anche giuste, anzi giustissime. QUALE E' IL PROBLEMA? Che per annullare l'efficacia di queste affermazioni, potenzialmente pericolosissime per il sistema stesso, si è finito per riempire il contenitore dell'alternativa, con le CAZZATE più assurde, con le bufale più deleterie: ufo, misticismo, new age, spiriti, angeli e demoni e tutto quello che può creare scompiglio. Insomma un macro-contenitore che ha al suo interno migliaia di verità confuse con altrettante sciocchezze, che hanno finito per inverare l'alternativa attenta e spesso perfino accademica. Un calderone di notizie che circolano nell'unico contenitore accessibile agli analfabeti funzionali: internet. Una visione eterodossa non è necessariamente sbagliata o falsa, è un altro punto di vista, è una visione etnometodologica, addirittura olistica del mondo, che fa tanta paura ai pochi. Perché se si incazzano 7 miliardi di persone, il potente fa la fine del calabrone attaccato dalle formiche. Per cui ... confusione e silenzio che trasformano l'alternativa in complotto e controcomplotto. Notizia da "verificare" e bufala. Confusione ... questo è importante! Tenere tutti occupati a capire, a cercare la "verità", mentre chi sa esattamente come funziona il sistema, prosegue la sua corsa verso la ricchezza. Pensate l'assurdità: affidare la vita di miliardi di persone alle scelte di una manciata di leader economici e/o politici! Loro decidono che serve una guerra da qualche parte e noi non possiamo fare nulla ... però abbiamo l'Iphone, Facebook e l'automobile che si connette sul Web (però vomita benzene cancerogeno che finisce per inquinare i cibi che mangeremo ...saremo una massa di scemi? A parlare di calcio, politica, matrimoni e poveri ... mentre non abbiamo chiaro che i poveri siamo noi!) E ora chi è arrivato fino in fondo, non metterà un mi piace, magari non avrà capito di cosa si parla, chi l'avrà capito non saprà cosa dire e finirà per ignorare tutto questo pensiero ... non condividerà, non commenterà ... e tutto questo resterà come sempre un piccolo pensiero fuori dal coro, ignorato e per questo minoritario ed inutile! Statece! Funziona così! E adesso postate la foto de un cane...

Comunistiani televisivi

Ci sono difficoltà tra i fartiani e gli usfamici. Ascoltando i discorsi televisivi dei tolleranti e non rispettosi ex comunistiani, emerge un pensiero non laico ed è questo il problema di fondo. Sembra che non sappiano cosa sia il relativismo culturale e che non abbiano neppure una visione olistica. Il relativismo è possibile solo se c'è qualcuno che indossa le scarpe altrui, ma se questo qualcuno non c'è, parliamo di determinismo. In una società, difendere la diversità non può prescindere dal tutelare la propria storia e le conquiste per difenderla... non è libertà quella che nominano a vanvera, la libertà è il diritto di esistere come individui. Un modello culturale che propone una visione deterministica non può essere consentito. Bisogna saper distinguere un mito dalla verità scientifica, così come la libertà dalla possibilità... Ecco! Prima diventare laici e superare il legame con la Chiesa, poi si potrà capire dove iniziano e finiscono i confini con la religione... e voi comunistiani, non rinnegate il passato! Mai! Perché siamo quel che siamo grazie al passato! E se ad un certo punto avete rinnegato i vostri ideali per volare oltreoceano... beh... fatevi una domanda e datevi una risposta. Lo scambio tra culture, tra miti religiosi, è possibile solo se si parla e si ascolta in due... altrimenti è violenza, è imposizione. Una sovrastruttura, sovranazionale, che ti dice cosa puoi fare o non fare, oltre le leggi dello Stato, non deve esistere. Perché non c'è un'autorità, non c'è un controllo, non c'è verità. Tutelare la diversità significa tutelare le proprie origini... non è protezionismo, è difesa del piccolo e del diverso contro l'appiattimento. Vedete? Il confine è labile... è una zona liminale! Ma si rischia di cancellare il passato in virtù di un presente che è già passato!

giovedì 6 aprile 2017

Stellette e sciocchezze

Come riconoscere un critico incompetente? Facile! È quello che giudica le opere con le stellette!! 😂😂Ecco caro critico, giudica questo: quante stellette a "I pini di Roma" e quante a "Orfeo all'Inferno" ? Quante stellette a Le margheritine e quante a "Meshes of afternoon"? Quante a "Guernica" e quante a "I girasoli"?
Ogni opera è tale perché unica,  se no non è un'opera, ma un numero!

martedì 4 aprile 2017

Poliversità

Beh, dopo la riforma degli anni '90 tutto è finito... poco da aggiungere... solo un adulto può trovare benefici dallo studio in facoltà... perché non si vuole risolvere, ma tenere occupati prima di un lavoro che non c' è. Chiacchiere, non si approfondisce, non si cammina.

Invece di, invece da...

Le pubblicità televisive in cui vengono mostrati bambini che muoiono di fame tra lo spot di un assorbente e quello di un Alfa Romeo Stelvio sono deleterie per il genere umano. Ti abituano all'orrore e diventano inutili come qualsiasi altra pubblicità. La verità è che siamo pecore da pastore ed emeriti ignoranti che si meritano tutto questo. Quindi alla fine fa bene chi arriva al potere se questo è quello che si concede. Pensate: miliardi di vite in mano a Trump o a Putin... per dire...

domenica 2 aprile 2017

Global o no global? Cerchiamo di capire meglio

Protezionismo o globalizzazione? Immaginate se il mondo non avesse conosciuto il limite dello spostamento, no, non l'essere comunità stanziali, piuttosto popoli migranti nel lungo periodo. Esattamente spostarsi, fermarsi, creare un modello di coesistenza più o meno funzionale, più o meno pacifico. Pensate alle innumerevoli realtà che si sono create, alle migliaia di città, usi e costumi che esistono e che il genere umano ha creato. Questo perché siamo tutti diversi e ogni comunità ha realizzato il suo mondo, l'ha plasmato, coltivato, regolarizzato. Un modello basato sulla legge del più forte o del più intelligente (o del più spietato e furbo), ma comunque sufficientemente variegato da costringere tanti modelli maggioritari al confronto, mostrando il loro essere piccoli e diversi. Venezia, Roma, Firenze, Parigi, Madrid, Mosca, Tokio, ma anche Siena, Viterbo, Lucca, Montpellier, Lione, Dublino, Lisbona, qualsiasi città, paese o villaggio, mostra la sua storia fatta di singolarità. La pasta, la pizza, il vino, la birra, il pane... ogni elemento, ogni invenzione, ogni vestito, canto, strumento, gioco o tormento, è il frutto della singolarità. Senza la diversità vivremmo in un mondo tutto uguale, piatto, sterile. Raccontare il passato con un filtro, porta nelle nostre abitazioni un mondo che è stato. Oggi usi e costumi sono piatti, livellati, identici. Puoi andare a Sidney o a Berlino e mangiare il tuo panino fatto di cartone, ascoltare il concerto della stessa star, vedere la stessa identica serie tv, spesso doppiata nella propria lingua, (illudendo il pubblico che sia realmente quella la lingua originale...) un mondo che tende ad essere forma e specchio della cultura dominante, un modello che implode perché inutile, banale, stereotipato, stucchevole e ripetitivo. Ecco cosa sta realizzando l'idea di globalizzazione. Non si tratta di chiudere le frontiere o limitare gli scambi, piuttosto bisogna esaltare la possibilità per le forme esistenti di evolvere singolarmente. Per intenderci: che fine ha fatto la musica popolare italiana? Perché è morta soppiantata dal modello anglosassone? Oggi la musica industriale italiana è la brutta copia di quella inglese, di quella americana... l'hip hop non è una nostra tradizione, eppure è il modello di migliaia di giovani che lo hanno appreso dalla tv, dalla radio e non certo dalla strada. Non si tratta di mangiare o no il sushi, ma di capire che un mondo che rinuncia alle sue origini è un mondo morto, destinato alla colonizzazione più bieca e spietata, dove tutto finisce per piegarsi all'economia. Sostenete le diversità e non rinunciate mai al confronto! Non dovete impedire al nuovo di arrivare e parlare col suo linguaggio, ma non dovete neppure rinunciare a voi stessi, alla vostra idea, alla vostra piccola nota stonata che fa la differenza! Gli accidenti rendono unica l'esperienza di una vita e non sono manifestazione di un difetto, ma dettagli che fanno la differenza, specificità della natura umana dove la cultura non può essere il pilastro trascurato, perché è il motore dell'evoluzione stessa. E scegliete con cura la vostra cronaca, perché la storia può cambiare tutto! 1989, muri, libera circolazione, merci, persone come merci, confini, profitti, classi, vecchie classi, nuovi mercati...

Super Corpo x CS 2017

lunedì 27 marzo 2017

Webeti petalosi

Dal 7 al 9 aprile a Siena il Festival della Lingua Italiana. Premieranno Mentana per la parola "webete" (che credo di aver utilizzato su Facebook più di una volta senza pensarci,  a mo' di banalità come faccio spesso nei miei giochi di parole) e la maestra Aurora con l'alunno Matteo per la parola "petaloso". Il festival ospiterà i più grandi nomi della cultura del Bel Paese...  che dire? Capite che stiamo messi malissimo e che non stiamo andando da nessuna parte? Sembra proprio una di quelle cose dove si fanno un po' di selfie con lo smartphone, mentre si drinka un red wine sul red carpet... perché dire che ci si fa un autoscatto col cellulare mentre si beve il vino rosso sul tappeto rosso non è di tendenza! Ma in compenso sul dizionario ci sarà petaloso per ogni webete italiano che lo cercherà!

lunedì 13 marzo 2017

Sintonia - Marco Brama - 31 Marzo 2017 Upperlab Bergamo

Mariella Sto e Cristina Failla
protagoniste di Sintonia
Marco Brama presenta il suo nuovo lavoro Sintonia. A due anni da "Life - Sound of Universe", il compositore torna con un concept videoalbum, che unisce performance, installazione, musica e videoarte. Un lavoro complesso, stratificato e al contempo fresco. L'artista non si è perso nell'autocelebrazione, né ha smesso di cercare, piuttosto allarga ulteriormente l'inclusione avviata con i precedenti album, realizzando un incontro decisamente maturo tra arti performative, musica sinfonica, elettronica, popolare, etnica e sperimentale. Un caleidoscopio immersivo e incessante, che propone "un modo diverso di ascoltare", ovvero immaginare, vedere i colori relativi alle frequenze. Ogni brano è in una delle tonalità principali, alla quale è associato il relativo colore dello spettro visibile. Il risultato è stato ottenuto sintonizzando/accordando tutti gli strumenti virtuali e acustici sulle frequenze e i relativi multipli, dei colori del prisma. Il cd, che vede la presenza di Angelo Piferi De Simoni alla chitarra, saprà coinvolgere e spiazzare l'ascoltatore con la sua forma insolita, che confonde la cura quasi maniacale per i suoni, che sembrano carezzare le orecchie. La videografia vede protagoniste Nina Failla e Mariella Sto, che portano il loro linguaggio performativo all'interno di una "sfera" interrata, dove l'unica cosa che giunge dall'esterno sono le vibrazioni, ovvero le frequenze dei colori e dei suoni in una relazione simbiotica. I brani, che abbiamo potuto ascoltare in anteprima, sono come al solito integralmente realizzati dall'artista. Dalla serenità di Viola, al delirio di Indaco con il suo imperterrito e "deleterio" campione elettronico, si finisce per essere destabilizzati da Giallo Limone che si sviluppa nel modo più impensabile. Uno sgangherato quanto ragionato Verde si contrappone al bellissimo Blu, mentre l'ipnotico Arancione diventa l'ombra di Rosso checon le sue singolari armonie nel finale, da solo è sufficiente a ricordarci che non si tratta di un semplice lavoro tonale, ma di una ricerca fuori da ogni schema e da ogni aspettativa, dove la musica esprime modalità diversamente narrative. Il disco sarà presentato con la proiezione integrale dell'audiovideografia all'Upperlab di Bergamo, il 31 marzo alle ore 22 e la colonna sonora sarà disponibile in download in tutti i digital stores. Sintonia è un lavoro totalmente indipendente e per questo motivo avrà una diffusione in circuiti distanti da quelli dei media generalisti.
CS/gup

La locandina dell'evento
Sito ufficiale marcobramaofficial

Di seguito la presentazione del progetto fatta da Marco Brama presa dal suo blog,

fotogramma dell'adiovideografia
Sintonia, una composizione elettroacustica ispirata dall'inestricabile condizione della materia, che vibra in ogni momento. Ogni oggetto, ogni corpo vivente, ha una specifica risonanza che genera onde percepibili con i sensi. Non importa quali sensi, perché non c'è sostanziale differenza tra un suono, un colore e la loro fonte, piuttosto tutto risponde alle stesse leggi di risonanza che si ripetono verso l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo. È possibile misurare i cicli al secondo con cui vibra la materia trovando multipli e corrispondenze. Il cervello umano ad esempio, ha un suo ciclo di 7,83 Hz chiamato Risonanza Schumann, ed è proprio per sintonizzarsi con questa frequenza che sono stati accordati specificamente gli strumenti utilizzati in quest'opera. Sintonizzare la musica sulle frequenze del corpo umano produce una relazione con l'ascoltatore, anche quando vengono prodotte le armoniche, ovvero i multipli della vibrazione di base. Tutte le onde si incontrano/scontrano con l'uomo che diventa un diapason vivente. Attraverso dei calcoli matematici è possibile identificare gli "spettri" visibili degli oggetti e trovarne il corrispondente ciclo sonoro. Partendo da questo principio, luce e suono sono l'uno specchio dell'altro, come elementi dotati delle stesse informazioni e in comunicazione non-locale tra loro. In questo senso la frequenza della nota LA corrisponde all'arancione, quella del SI al giallo limone, quella del Do al verde, quella del RE al blu, quella del MI all'Indaco, quella del FA al viola e quella del SOL al Rosso. Gli studi sulle frequenze, i colori, la natura umana e il cosmo, hanno da sempre affascinato musicisti e scienziati, anche se con approcci e risultati diversi. Nel progetto "Sintonia" c'è il tentativo di unire/riunire scienza e arte, creando una bolla sonora tridimensionale in cui, il l'ascoltatore può entrare in risonanza con i suoni, traslati nei colori che riuscirà a percepire e ricreare interiormente lungo il fluire del tempo musicale, a sua volta legato al ritmo cardiaco. Questa vibrazione polifonica può allontanare il semplice spettatore da ciò che lo circonda, creando un microcosmo con la sua personale pulsazione in grado di contrastare le frequenze provenienti dall'esterno. Un confine permeabile e invisibile, come i suoni, che delinea lo spazio dove rifugiarsi per allontanare la frenesia quotidiana e scoprire un modo nuovo di percepire: rendere visibili/immaginabili/percepibili le onde sonore. I sette brani sono anche audiovideografie, ovvero scritture con i suoni e le immagini. Ogni brano è il colore del relativo video, dove in una stanza, due donne vivono la loro esperienza quotidiana. Solo le vibrazioni sonore possono entrare in gioco, colorando questo non-luogo parallelo. Ripresa e proiettata dall'alto, la vita nella sfera è sotto il mondo, un seminterrato da dove, di tanto in tanto, le protagoniste cercano il contatto, forse solo spinte dalla curiosità o sollecitate dalle vibrazioni sonore di cui non vedono l'origine. L'audiografia finale "Arancione", rappresenta la nota LA, ovvero la frequenza che convenzionalmente viene utilizzata per "sintonizzare" tutti gli strumenti e le voci dell'orchestra tra loro. Qui l'artista risponde al mondo sotterraneo, attraverso la sua origine su cui si erano sintonizzate le protagoniste, Cristina Failla e MariElla Sto, materia tra la materia, che aveva completato la trasformazione iniziata con il passaggio da luce a suono e dato forma e movimento alla composizione. Un ringraziamento speciale a Angelo Piferi De Simoni (chitarra).

venerdì 10 marzo 2017

Due donne basse - Mariella Sto, Nina Failla, Marco Brama

Cosa significa osare? In un mondo dove tutto sembra aver perso di significato, dove la ricerca è subordinata alla tecnica a sua volta piegata all'economia, osare significa essere se stessi, malgrado tutto e tutti. Ecco cosa portano in scena Nina Failla e Mariella Sto! Il loro essere artiste ancor prima che donne! E che donne!! Due donne basse! Questo il titolo di una pièce a metà strada tra installazione, performance, danza e videoarte. Si, perché lo spettacolo si avvale di una scenografia virtuale! Un'originalissima audiovideografia di Marco Brama che interagisce con le due protagoniste e il loro bellissimo lavoro sul corpo, dove la precisione, la cura e la ricerca del dettaglio, raggiungono livelli altissimi. Uno spettacolo di grande pregio, distante anni luce da cliché e ordinarietà, che saprà coinvolgere e stupire il pubblico anche grazie alla coinvolgente colonna sonora originale che accompagnerà la videografia e le due protagoniste nella loro esperienza.

CS/gup


Due donne nel tentativo di essere qualcosa. In alto, la proiezione di una finestra. È un’apertura al fuori nella quale le donne guardano? E’ un occhio che guarda dentro le loro vite? Perché le immagini cominciano a scorrere? E’ forse una televisione che invade la vita privata delle due donne affermando al tempo stesso di essere neutrale? Passaggi indifferenti di persone per strada, alla stazione. Immagini oniriche in momenti di crisi.
Locandina dello spettacolo
Pochissimi elementi presentano i personaggi: le borse, i cappelli, gli spolverini neri. Tutto il racconto è affidato alla gestualità, al ritmo, alla vibrazione musicale, all’umorismo. Non ci sono parole.
C’è un sopra, c’è un sotto, ci sono – forse – un esterno e un interno. Qual è il dato di realtà? Dibattersi tra desideri inespressi perché non trovano sponda  là fuori e tentare di uniformarsi senza successo, lascia emergere l’ultima presa di coscienza possibile. Essa si trova nello scollamento tra individuo e massa: è l’imbarazzo. 
Due Donne Basse è l’inizio di una ricerca sul concetto di imbarazzo come categoria di consapevolezza.
 Sono in imbarazzo, qualcosa non va. C’è uno scollamento tra me e il fuori di me. Da quando finanche lo scandalo, che fino a pochi anni fa era  occasione di rottura e cambiamento, viene usato come pane quotidiano per tenere sempre alta l’adesione alla notizia dell’ultim’ora, al parossismo, all’audience, è difficile trovare un argomento di differenziazione e presa di distanza dal modello sociale. Imbarazzo, dunque.
 Teatro degli Incerti / MARCO BRAMA coproduzione

TWO SHORT WOMEN in the attempt to be something. Is the window projected above an opening towards the exterior that to which they are looking at? Or is it an eye watching inside their lives? Is it possible to follow a path of desires not determined by the obligation to consumption? Why the images begin flowing through the window? Is it perhaps a TV? How can a society, which is unable to protect the private sphere, claim to respect the individual and define itself free? Struggling between unexpressed desires, as they don’t find a shore in the society out there, and trying unsuccessfully to adapt: this lets emerge the highest possible awareness, located in the detachment between the individual and the mass. This is embarrassment. Humour!

dal sito https://sites.google.com/site/marcobramaofficial/
fotogramma dall'audiovidegrafia di Marco Brama



mercoledì 1 marzo 2017

Arvedo Arvedi, Marco Brama, Antonio De Pietro, Lucilla D'Antilio e il gruppo Mano Sapiens, Lidia e Rosaria Scalzo, Felice Tagliaferri, Sabrina Ventrella - insieme per Magnifica Inclusione

Quanti nomi per un’opera collettiva ma anche per un evento di arte, musica, teatro, danza. Soprattutto quanto è inclusivo il modo di vivere e condividere di Feedya Art Fondation. Questo è Open borders l Open minds. Magnifica inclusione, in Piazza Città di Lombardia a Milano, dal 7 al 9 aprile 2017. L’iniziativa, in collaborazione con la Regione Lazio e la Regione Lombardia, sarà presentata in Senato a metà marzo. Nata nell’ambito delle attività del Margutta Art Village, fondato da Feedya Art Foundation a Roma, in collaborazione con l’Istituto Regionale Sant’Alessio Margherita di Savoia per i ciechi, ha assunto un’anima itinerante e – dopo Milano – comincerà un tour italiano ed europeo che la porterà sino al cuore delle istituzioni del Vecchio Continente. Sono previste tappe a Rimini (23-25 giugno 2017), Amatrice (24-27 agosto 2017), Bruxelles (12-15 ottobre 2017), Cuba (fine novembre 2017).
L’opera d’arte collettiva Magnifica inclusione rappresenta una grande porta-gate, attraverso la quale i visitatori potranno passare e lasciare (all’interno del fornice) la propria firma. Realizzata da artisti vedenti e non (Arvedo Arvedi, Antonio De Pietro, Lucilla D'Antilio e il gruppo Mano Sapiens, Lidia e Rosaria Scalzo, Felice Tagliaferri, Sabrina Ventrella con la partecipazione di Luigi Turati) simboleggia l’importanza di attraversare insieme i confini della paura che nasce dall’incontro col diverso. Un gesto che consenta di conoscere l’altro da sé attraverso l’arte, apprezzandone la diversità o meglio le diverse abilità. L’opera di Marco Brama dal titolo Sintonia accompagnerà la manifestazione. Si tratta di una composizione elettroacustica ispirata dall'inestricabile condizione della materia, che vibra in ogni momento. Muovendosi tra scienza e arte, in questo lavoro musicale Marco Brama opera su frequenze legate alla disabilità visiva, affiancandole con una videgrafia in cui immagini, colori e suoni, si spandono e fondono in un continuum spazio-temporale. Un’installazione che vuole essere foriera di un messaggio sociale importante, rafforzato anche dal carattere di vero e proprio evento, grazie alle rappresentazioni teatrali sul tema della disabilità a cura della Compagnia degli Antipatici di Velletri, a quelle musicali con l’Orchestra Giovanile Monte Mario diretta dal maestro Alfredo Santoloci e di danza con l’esibizione dei ballerini non vedenti Stefano Trella e Teresa Pagliaroli.

 Feedya (Feed Young Art) Art Foundation è un’associazione culturale formata da persone che lavorano in ambiti molto diversi, unite dalla passione per l’arte e le battaglie civili. Nasce per sostenere l’arte, ma anche per nutrire le coscienze attraverso l’arte. È questa la mission dell' organizzazione che punta a portare la ricerca, nelle sue molteplici espressioni, tra la gente, considerandola un mezzo per abbattere le barriere e integrare, creando una piattaforma, soprattutto una nuova sensibilità comune.


Perché ci danno una mano i grandi nomi dell’arte
Non a caso lungo questa strada abbiamo ottenuto anche l’importante adesione di personaggi noti che salgono così con noi (fisicamente o moralmente) sulla barricata di questa battaglia civile. Il 9 aprile sarà presente infatti Vittorio Sgarbi che – noto per le sue posizioni spesso estreme – in questo caso con entusiasmo ha deciso di aderire all’iniziativa, in qualche modo garantendo con la sua presenza la validità dell’iniziativa sotto il profilo artistico. Da Andrea Bocelli invece – che rappresenta l’Italia migliore nel mondo, quella del talento, della tenacia, dello sguardo sugli altri (e questa non è una gaffe), che rende la società veramente civile – Una sorta di patrocinio morale, essendo impegnato in quelle date il tenore in tournée. Ed ecco un estratto dalla lettera che la moglie Veronica ha inviato a Feedya Art Foundation: Sul concetto di “diversa abilità” come risorsa, è quanto da molti anni Andrea va ripetendo, convinto del fatto che il corpo umano sia un prodigio senza eguali e che i canali di comunicazione col mondo siano molteplici ed articolati. Non possiamo che accogliere, grati, gli strumenti che il transito terreno ci offre – sottolinea mio marito – quali e quanti essi siano. Dobbiamo soprattutto imparare a far sì che esprimano al massimo le loro potenzialità. Certo, la visione oculare è trionfo della simultaneità e della sintesi, ed offre quindi un quadro d’insieme dal vantaggio immediato, mentre il tatto e l’udito propongono selezioni, tasselli da comporre... Cosicché l’immagine che si forma è esito di un’esplorazione, carnale e metafisica. Il non vedente, potenzialmente, ha una chiave d’accesso più elaborata dell’immagine, ha l’immaginazione: un rapporto ispirato, poetico, “artistico” con il mondo oggettuale. Questo, per dire quanto siamo in linea con ciò che il progetto Magnifica inclusione si propone di divulgare (…). (…)credo di poter affermare serenamente come voi di Feedya ed Andrea stiate combattendo sulla medesima barricata.



Ci stiamo impegnando con tutte le nostre forze perché questo progetto si realizzi perché si tratta di un’iniziativa di “arte sociale”, caratterizzata da un marcato spirito solidale per portare all'attenzione dell'opinione pubblica il concetto che le diverse abilità sono una risorsa e che i non vedenti – come altri disabili – possono insegnare ai cosiddetti normodotati l’abilità che hanno sviluppato: in questo caso vedere in profondità e con "occhi nuovi". Le loro opere d’arte infatti non hanno valore solo per ciò che riescono a comunicare ma anche dal punto di vista formale/estetico per la loro bellezza. Sono opere d’arte a tutti gli effetti. Questo nuovo punto di vista consente a nostro avviso di scardinare vecchi luoghi comuni o approcci caratterizzati da inutile buonismo e controproducente pietismo. La vera inclusione per noi è 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. Curatrice del progetto è Diana Alessandrini, scrittrice, storica dell’arte, studiosa di architettura e giornalista, che lavora al Giornale Radio RAI dal 1998, dove ha condotto oltre a diverse trasmissioni anche le edizioni principali del GR1, del GR2 del Mattino e del GR3. Attualmente è Caposervizio e Conduttore del GR2 del Mattino. Diana – all’interno della nostra associazione – è il motore trainante sui progetti di quella che lei stessa chiama con orgoglio arte sociale. Forse utopisticamente, ma con una determinazione concreta, crede che i sogni si possano realizzare e che un mondo migliore da lasciare ai suoi figli debba almeno provare a costruirlo. E l’arte è senza dubbio uno dei mezzi.


Marco Brama - fotogramma dall'opera Sintonia
Perché chiediamo una mano alla community
Perché noi pensiamo che darsi la mano sia un gesto bellissimo. Unire le mani può costruire ponti inimmaginabili. Noi partiamo dal presupposto che se abbiamo un filo, da questo filo possiamo fare una catenella, dalla catenella una maglia, dalla maglia un tappeto. Un tappeto che – animato dalla magia della solidarietà – voli in alto, preso quasi da una vertigine che rende possibile anche l’impossibile. E quindi crediamo che, se qualcuno condivide quello che sin qui ha letto o visto, non potrà che aiutarci a realizzare questo progetto che è solo il primo passo di una strada da fare insieme.
L'artista Lidia Scalzo durante la realizzazione di una sua opera

 Quanti soldi occorrono
La nostra associazione ha la fortuna di lavorare con aziende che da tempo ci sostengono in questo cammino, condividendo con noi l’amore per l’arte e un senso civico che sempre più speriamo si diffonda. Questo ci permette – grazie allo studio Diego Maggi Graphic Designer – di avere un’immagine coordinata del nostro progetto di altissimo livello, fresca, innovativa, con la formula della sponsorizzazione tecnica che ci permette di risparmiare circa 10.000 euro. Altra azienda sensibile è Pompa Spa che cura il trasporto e l’allestimento delle nostre mostre con la stessa modalità. Ma una esposizione, e in particolare un evento come quello che abbiamo intenzione di realizzare che unisce a pittura e scultura anche musica, danza, teatro, deve prevedere anche un impianto elettrico/luci/audio importante. I service contattati, che forniscono dai microfoni, alle luci, dagli altoparlanti, al videoproiettore, dal palco alla certificazione di conformità ci hanno chiesto non meno di 4.850 euro. L’allestimento, per quanto realizzato con materiale riciclato come i pallet di legno EPAL, tuttavia non costa meno di 3.700 euro. L’orchestra Giovanile Monte Mario, che suonerà nel giorno di chiusura, diretta dal Maestro Alfredo Santoloci già direttore del Conservatorio di Santa Cecioia, pur in formazione ridotta da 16 elementi, ha comunque un costo di diaria e spese di viaggio non inferiore a 5.000 euro. Le spese di viaggio e pernottamento degli artisti, attori, ballerini, musicisti (circa 100 persone) pur in convenzione con alcune strutture milanesi non potrà costare meno di 9.450 euro. Il catalogo, che prevediamo trilingue (italiano/inglese/spagnolo) in formato cm 20,5x26, di 96 pagine in quadricromia su carta patinata opaca avorio, copertina con alette da 19 cm in quadricromia su carta da gr. 300 plastificata opaca, rilegatura in brossura filo refe, 1000 copie, ha un costo di 6.500 euro. La stampa della grafica, tra flyer, banner, roll up & co, ammonta a circa 1.500 euro. Le spese complessive dunque ammontano a un totale di 31.000 euro per la sola tappa di Milano.

Un'opera di Arvedo Arvedi

Un pensiero per te che ci aiuti
Proprio il catalogo è il modo per rendere tangibile e inattaccabile dal tempo ciò che facciamo e ciò in cui crediamo. E il catalogo è il nostro biglietto da visita, ma anche il segno concreto della collaborazione tra tutti, soprattutto con chi ha donato i soldi tramite la campagna di crowdfunding. Con una donazione minima di 50 euro potremo inviare a casa il catalogo autografato da tutti gli artisti.

Felice Tagliaferri con una sua scultura


Obiettivi di lungo periodo
Come abbiamo detto, la mission di Feedya è portare l’arte dove ce ne sia bisogno. Da questa essenza migrante e dal nome stesso dell’iniziativa Open borders l Open minds nasce l’idea di portare il progetto in altre città dopo Milano. Un obiettivo che impegnerà tutto il 2017 e che sarà possibile realizzare solo quando la campagna di crowdfunding sarà conclusa e se avrà avuto successo.
Rimini 23-25 giugno 2017 – Rimini è uno dei luoghi più noti d’Italia, meta di milioni di turisti ogni estate. A ospitare Open borders l Open minds. Magnifica inclusione sarà l’aeroporto internazionale Federico Fellini, di recente rinato a nuova vita e crocevia di nuovi flussi turistici, grazie a una campagna di promozione avviata a partire dalla primavera 2016 con i principali tour operator, compagnie aeree e aeroporti a livello europeo e internazionale. Inoltre i maggiori brand del Made in Italy stanno scegliendo lo scalo romagnolo per i loro punti vendita. I flussi dei passeggeri in entrata e uscita segnalano particolarmente la presenza di cittadini russi e del Medio Oriente, oltre che dell’Europa del Nord.
In questa tappa il format di Open borders l Open minds. Magnifica inclusione si aprirà al cinema. Nella cittadina che ha dato i natali al più grande regista italiano, l’arte e il cinema si fonderanno con un unico obiettivo: utilizzare – oltre al linguaggio dell'arte – anche quello del cinema per portare all'attenzione dell'opinione pubblica le risorse di una vita... al buio. L'arte nata dall'intuizione dei fratelli Lumière ha in questo caso il compito di illuminare, di accendere i riflettori su vite le cui risorse, faticosamente trovate dentro di sé, possono insegnare molto a tutti. Protagonista sarà il regista Silvio Soldini che ha realizzato con Giorgio Garini un docufilm dal titolo L'albero indiano, per CBM, la più grande organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella prevenzione e cura della cecità e disabilità nei Paesi del Sud del mondo. Ambientato a Shillong, nella regione del Megalaya nel nord est dell’India, è un reportage asciutto e intenso che esprime appieno i valori di CBM: l’inclusione, il lavorare insieme, l’apertura alle differenze. La mostra/evento troverà spazio sulla magnifica Terrazza Fellini, luogo che in estate è punto di attrazione per i passeggeri dello scalo e non solo. I giorni della mostra/evento, in cui sarà ovviamente esposta l'opera collettiva Magnifica inclusione, saranno arricchiti da dibattiti e momenti di confronto e incontro con personalità del cinema e della cultura, del calibro di Dacia Maraini, attenti e partecipi a queste tematiche e che quindi faranno anche da traino per il pubblico troppo spesso distratto e interessato solo dagli aspetti ludico-gastronomici.

Sabrina Ventrella - Regina Visionaria con uomo in testa


Amatrice 24-27 agosto 2017 – Il 24 agosto 2016 Amatrice è stata letteralmente rasa al suolo dal terremoto. La cittadina, nota al grande pubblico per gli spaghetti all’amatriciana ma luogo di bellezze storico-artistiche e naturalistiche, è oggi in ginocchio. È intenzione portare l'evento Open borders l Open minds. Magnifica inclusione sul piazzale dove è stata edificata la scuola a tempo di record dalla protezione civile della provincia autonoma di Trento. In questo caso il format ingloberà il dramma del terremoto vissuto dai bambini.
Saranno esposti sul piazzale, accanto e intorno all'opera d'arte collettiva Magnifica inclusione i disegni e le opere realizzate con la creta da parte dei bambini durante l'anno in corso, in base a una convenzione di Feedya Art Foundation con la scuola proprio per la realizzazione di questo progetto. Durante l'anno scolastico gli artisti di Feedya realizzeranno dei laboratori nella scuola con i bambini: tra loro artisti non vedenti che insegneranno agli alunni a vedere oltre gli occhi, a vedere con le mani, ascoltando il cuore in particolare nella rappresentazione materica della paura del terremoto. Artisti vedenti insegneranno invece ai bambini la creazione di opere d'arte con il riciclo dei materiali di scarto con un progetto che utilizzi, laddove possibile, le macerie del sisma.
Bruxelles 12-15 ottobre 2017 – Il 12 ottobre 2017 si celebra la giornata mondiale della vista, istituita dall'OMS. È l'occasione per portare un progetto sociale di questa importanza nel cuore dell'Europa.
In questo caso il format si modificherà in base alle difficoltà di trasporto dell'allestimento. L'opera Magnifica inclusione verrà esposta negli spazi della Commissione Europea, ovviamente al centro della sala. Sulle pareti intorno saranno esposte stavolta gli ingrandimenti delle fotografie dei tre appuntamenti precedenti. Una carrellata dunque dei momenti salienti del progetto. Sarà inoltre presentato il catalogo dell’iniziativa “tradotto” in braille, ma soprattutto una petizione che chieda l'implementazione delle politiche e azioni di sensibilizzazione nei confronti dell'inclusione dei non vedenti nelle istituzioni artistiche.
Antonio De Pietro - dalla serie Acquasanta


Cuba fine novembre 2017 – Il disgelo diplomatico, la ripresa dei voli commerciali, la morte di Fidel Castro, l'elezione di Donal Trump alla presidenza degli Stati Uniti d'America. Cuba sta vivendo da circa due anni a questa parte al centro del mondo. E continuerà a starci se è vero come è vero che l'elezione del miliardario americano, contrario a togliere l'embargo all'isola caraibica, spariglia le carte in tavola di un percorso avviato dall'amministrazione Obama con la determinante mediazione della chiesa di Papa Francesco. Questo 2017, con l'insediamento di Trump il 20 gennaio, sarà un anno determinante negli equilibri internazionali sull'isola dove stanno arrivando gli investitori e dove - lo dice chi la conosce bene - l'attenzione alle persone disagiate è in crescita. Sotto questo punto di vista la settimana della cultura italiana a Cuba è uno degli appuntamenti più importanti. PortareMagnifica inclusione a Cuba, tramite il nostro Istituto di Cultura e la nostra ambasciata diventa dunque - in questo particolare momento - un'operazione culturale/sociale/commerciale di assoluta rilevanza.
Occhialoni - Rosaria Scalzo 

Scopri come sostenere Magnifica inclusione https://buonacausa.org/cause/magnificainclusione