domenica 31 agosto 2014

Agli artisti e ai poeti ( o a quelli che si credono tali …)

...e poi ci si ritrova alla fine di Agosto a vagare per le strade di un paese deserto ... "gente distratta che viene e va" e tutto sembra un vecchio film, con la differenza che i protagonisti siamo noi e le nostre giornate no ... fare considerazioni su quello che ci circonda è ovviamente un bisogno, credo che tutto quello che facciamo nel periodo che va dalla Sinfonia della Nascita alla Sinfonia degli Addii, sia un gioco più o meno riuscito, più o meno doloroso, più o meno spietato, banale, ripetitivo, ridicolo che utilizziamo per riempire il tempo vuoto tra un accoppiamento e l'altro ... ovviamente inteso come atto riproduttivo, cioè quello che dà compiutezza biologica all'assurdo esistere. Ahahah che brutti scherzi che fa il caldo, ma anche l'essere soli in giornate afose in cui le cicale dopo 17 anni escono alla luce, cantano per un giorno, si accoppiano, riproducono e poi muoiono ... ecco, questo il senso ... beh, poi d'un tratto l'ispirazione, la foto, la grafica, la composizione, la scrittura ... l'indifferenza delle persone ... il vuoto ... vedere che tutto questo è un calderone (oggi diremmo mesh up o melting pot) di ovvietà. Siamo tutti molto simili sotto le nostre maschere. Costruzioni sociali e "psichiche" che ci proteggono, identificano e distinguono ... incasellano ... un po' come le caste in India ... a volte ci si sente fuori da tutto, ma realmente, perché tutto questo e molto altro lo vedi chiaramente in ogni gesto, in ogni racconto, in ogni piccola e ridicola vita che cerca a fatica di ritagliarsi il giusto posto in questa società... e questo è il limite grande, immenso! Avere come parametro di riferimento QUESTA società e l'incasellamento in una delle categorie che qualcuno ha istituzionalizzato per te ... Tutto questo è e può essere riproposto (rivisto) ad ogni livello ... è la brutale costruzione filosofica del tutto. Perché in realtà il mondo è in mano ai filosofi ... forse ai poeti ... e molti di loro neanche lo sanno. Quale è il pensiero dominante in questo periodo storico? ... Ecco appunto ... (se lo sapete non c'è bisogno che lo aggiunga) La costruzione estetica del mondo, la scelta del bello universale ... in tutto questo, tu, piccolo artista, che si rinchiude e innalza sopra al mondo, sei realmente libero? L'arte che "crei" è realmente tua? Sei te stesso? O il frutto dei tuoi studi e della tua cultura? Stai proseguendo il percorso di qualcuno che c'è stato prima di te o sei realmente te che racconti? Chieditelo! Perché non sei né un giornalista, né un politico ... sei fuori da tutto e quindi puoi fare quello che vuoi, davvero! Non ti illudere d'altro ... di riconoscimenti, di mi piace, di giudizi dati dagli altri ... gli altri non ti capiranno ... gli altri ancora sono alla scoperta (nemmeno alla ricerca) della natura ... dell'acqua, del Sole, delle stelle, della terra, del fuoco ... sono passati migliaia di anni, ma l'uomo è atavicamente legato alla natura e forse non se ne rende neanche conto ... nemmeno quando gioca a distruggerla con le sue bombe chimiche, con il suo vomito di cemento ... mi piace passare per quello che non sa, mi piace far finta di non conoscere la storia dell'arte, della musica, mi piace vedere come si comportano le persone di fronte alla loro idea di superiorità! E' solo in questi frangenti che scopri realmente di che pasta sono fatte le persone e vedi se sono pure dentro o rovinate dal sistema ... mi piace ascoltare, far finta di non capire, di non saper suonare, di non saper trovare a orecchio melodie facilissime, lasciare gli altri improvvisare, suonarti sopra e sentirsi meno piccoli in quelle inutili istituzionalizzazioni dell'amore che sono i matrimoni, sentire le opinioni ... anche se a volte mi trovo di fronte al vuoto totale ...  ma ovviamente non sono le persone comuni quelle prive di conoscenza, ma gli intellettualoidi, quelli che si sentono intelligentemente acculturati super meravigliosamente giustificiati perché sanno scrivere o ricopiare frasi o ridicoli aforismi D'Annunziani che in fondo non fanno che metaforicamente parlare di calcio... brrr che paura! La gente della strada è come è ... superficiale, violenta, spietata, ma anche profonda e liberamente sublime allo stesso tempo ... Vomitare la
propria cultura? Tristemente anche io non riesco ancora a farne a meno ... me ne vergogno, a volte provo a farlo solo con le immagini (che in pochi possono conoscere o capire - come quella postata insieme a questo articolo), ma credo sia giusto che esista l'alternativa a tutto questo! E visto che non c'è NESSUNA alternativa a tutto questo blaterare di piccoli intellettuali della quantità filo-angloamericotedesca in Italia, lo faccio io! Lo faccio qui, in questi ritagli di spazio e tempo virtuali in cui non c'è il corpo ma la mediazione della tecnologia, inutili spazi, ridicoli e ripetitivi, detti e ridetti, triti e ritriti, praticamente dei selfie della scrittura in cui vomitarsi addosso sciocchezze, costruire la propria realtà, giustificare la propria esistenza, dare un senso all'assurdo, dimostrare di essere i più acuti o semplicemente i più stupidi e arroganti che ancora credono in un mondo senza confini ... poi "TRAAAAA!" Come nelle foto di Facebook ULTRA LECCATE E FIGHISSIME (come la mia) e poi nella realtà dei SUPERCESSI! Ecco, nella vita reale sono semplice, tremendamente banale, meravigliosamente e orgogliosamente contadino ... si, perché poi un giorno ti giri e c'è chi dice: " Ma per carità! E' gente di paese ..." ah ah ah e invece tu de do sei? DE STO C:... aggiungerei io ... ridicoli italiani piccoli piccoli, che credono che una laurea renda migliori o superiori agli altri... italiani piccoli piccoli e provincialissssssssimi anche se vivono a Milano, venduti per un tozzo di pane ... o per una piccionaia chic nel centro di una triste cittadina di provincia ... ma che vuoi ... poi torni in te e dici: "va beh, porelli" Vedi? Anche io finisco per giudicare, perché è profondamente umano ... lo facciamo tutti in ogni momento ... non è né femminile, né maschile, ma la cosa più naturale e facile del mondo, è semplicemente l'affermazione del proprio io sugli altri, cioè stabilire che il nostro pensiero è l'UNICO giusto, cioè quello che fanno i politici! Loro hanno la verità e rimedi per tutti i problemi del mondo in tasca ... questo ripeto, lo facciamo tutti ... anche quando ascoltiamo la musica e diciamo ... "beh, però non è jazz ... " come dire che "How deep is your love" dei Bee Gees è un brano stupido (DIREI UN CAPOLAVORO ARMONICO/MELODICO) solo perché non ne possiamo apprezzare la struttura di base! Aggiungo io ... sì, perché poi siamo così arroganti da fare nostre tradizione e culture che non ci appartengono, come la festa di Halloween e dimenticare millenarie e bellissime celebrazioni di streghe e befane ... stiamo rinunciando a noi e lasciamo che gli altri impongano il loro pensiero e decidano cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa imporre e cosa no ... anche un quadro è un'imposizione, una violenza! Una grande violenza ... come la musica ... a volte è puramente autoreferenziale, cioè è un messaggio per gli addetti ai lavori ... ma ci sta ... ogni tanto, essere maledettamente stronzi in un mondo che non ci accetta, non ci vuole, non ci capisce, non PUO' capirci, perché non ha nemmeno gli strumenti si può fare ... ma non deve essere la regola! Quello che desidererei diventasse prassi e non eccezione, sarebbe sapere che tutte le persone utilizzassero il rispetto come base delle regole generali nel vivere comune ... totale e incondizionato per tutti, per ogni categoria, per ogni lavoro, per ogni testa pensante o meno ... per i fornai, gli spazzacamini, le pasticcere e i baristi, i calzolai e gli attivisti, per i carrozzieri e giovani operai nei cantieri ... insomma per ogni settore della società che deve avere la sua importanza ... perché bello non è difficile, ma nemmeno facile ... è semplicemente ESISTERE ... quindi non vi strappate i capelli per essere i "fighi" della situazione, che girano in Mercedes mentre telefonano con un Iphone, perché può essere più figo andare a piedi e non telefonare per niente ... infine sarebbe il caso che vi ricordaste che quando andate al bagno la fate come tutti, quando siete in un letto dormite come tutti, quando fate sesso lo fate come tutti, quando avete paura l'avete come tutti, quando morite ... morite come tutti!

sabato 30 agosto 2014

Re re re re re....... mi fa sol....

nell'inutilità di una vita, nella miseria dell'arte, della pigrizia,  del tempo che passa, delle opere non realizzate...  del grasso dell'opulenza di una società disgustosa che pensa solo alle guerre

venerdì 29 agosto 2014

Tante cose

è questo il punto... tutto è me e io sono tutto... ... osare...,  oltre art..... rimettersi,  trovarsi... cercarsi... in base al proprio essere multidimensionale... multiverso...,,,,,   :     "        non è neppure saper suonare,  fare,  dire,  scrivere.
..
solo esistere    ombra stabile

martedì 26 agosto 2014

Nuova economia

Quello che sfugge a molte persone e che ogni tanto va ricordato è la fortuna che hanno ad essere qui,  in questi momento,  anche solo per leggere questo post... miliardi di stelle,  miliardi di tempi e ci si trova qui durante l'era tecnologica a condividere pensieri in formato digitale... non abbiamo memoria del prima e forse non la avremo del poi,  ma di una cosa siamo certi: ora ci siamo!  In questa incredibile lotteria che abbiamo vinto nascendo, dobbiamo ricordarci sempre di chi è meno fortunato, di chi sta male,  di chi è nato millepiedi e deve pulirsi tutte le scarpe.  Scrivo questo perché chi governa e chi fa politica deve sempre ricordarsi che ci sono anche gli altri!  Quelli che non hanno scelto di nascere in Iraq,  quelli che sono stati costretti ad attraversare il mare e morirci senza scoprire quella che credevano l'America...  America che sfrutta e giustifica la guerra solo per far girare l'economia... come sembra l'11 Settembre fosse stato fatto,  spietatamente,  per giustificare gli attacchi assurdi fuori patria... così oggi anche il video della decapitazione di Fooley sarebbe un'elaborata messa in scena per far sconvolgere l'opinione pubblica e far ripartire la guerra in Iraq.  Quello che è certo è che questo sistema deve cessare, non si può giocare con la vita delle persone per loro "comuni",  ma altrettanto straordinarie,  e gettarle come ami da pesca nell'oceano dell'economia per cominciare a tirar su pesci e alimentare tutto il mondo ... utilizziamo combustibili fossili che alimentano le famiglie ricche del mondo, che con la spremitura delle carcasse del passato (che chiamiamo petrolio) si sono arricchite,  hanno inquinato e continuano ad inquinare il mondo e detengono il potere, ma questi combustibili finiranno e sarebbe il caso invece di uccidere mezzo Iraq,  Libia e tutti i paesi dove c'è il petrolio, di riconvertire tutto al solare, all'eolico, all'idrogeno visto che la tecnologia c'è, riconvertire le industrie delle armi, l'apparato militare,  le centrali inquinanti in altre ecologiche e creare un'economia sostenibile,  naturale,  biologica e non completamente meccanica o robotica, meno stressante e che dia lavoro a tutti,  e sopratutto far ritornare i mestieri... là dove un calzolaio faceva vivere una famiglia oggi ci sono almeno 4 disoccupati!  Basta con questi iperself dove non ci sono impiegati,  dove il cibo,  prodotto e buttato in quantità insostenibili per l'ambiente,  è frutto del lavoro di una macchina... riprendiamoci il mondo,  riprendiamoci la natura... non dobbiamo tornare all'età della pietra,  semplicemente capire che c'è un limite oltre il quale non funziona più un tubo!!! Perché se tu hai una fabbrica e per produrre sempre di più e sempre a minor prezzo usi solo macchine industriali ed elimini i lavoratori..... ma se uno non lavora.... ma con che te li compra i prodotti?

...

Nella vita devi imparare ed insegnare solo ad amare.  Marco Brama

lunedì 25 agosto 2014

L'economia dei materiali da "La Verza è proprio buona" seconda parte 2009

... ho riflettuto un po’ sulla fortuna delle multinazionali, la maggior parte nate tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Pensavo al loro periodo d’oro, subito dopo la seconda guerra mondiale quando qualcuno, credo anche tuo nonno, stabilì un cambio di rotta per la società! I valori che fino a quel momento erano stati i cardini dell’organizzazione economica, come il risparmio e la solidarietà, vennero sostituiti dal concetto di capitalismo. Per far correre l’economia  i proprietari di queste grandi imprese multinazionali e i governi decisero di elevare l’acquisto e l’uso di merci a stile di vita. Gli economisti e i grandi industriali dell’epoca, volevano entrare di prepotenza nell’Olimpo dei ricchi ed arrivarono alla conclusione che per arricchirsi in modo rapido e massiccio avevano bisogno che sempre più beni venissero prodotti, distrutti e rimpiazzati ad un ritmo sempre più veloce. Lo scopo ultimo di questa economia è infatti produrre più beni di consumo... ma come è stato possibile in così pochi anni che la gente abbia accettato uno stile di vita che non prende come scopo ultimo la salute, l’assistenza sociale, la cultura, il benessere generale? In realtà è stato abbastanza semplice. Il segreto è l’obsolescenza dei beni. In effetti, nonostante la tecnologia vada avanti e si impari dagli errori a far sempre meglio, tutti i prodotti  dopo un po’ si rompono da soli anche se non possono rompersi troppo velocemente, altrimenti le persone non avranno più fiducia nel prodotto o nel produttore. Ecco quindi che interviene l’aggiornamento. I prodotti sono continuamente aggiornati. Magari con modifiche insignificanti, ma che vengono sbandierate ampiamente. Questo rende un prodotto nuovo già superato  o a volte addirittura inutilizzabile. La pubblicità prodotta dai mass media ci fa notare proprio questo. Un prodotto deve essere nuovo, e del tipo proposto ogni stagione dalle società; ora rosso, ora giallo, ora grande, ora piccolo e se non abbiamo comprato prodotti all’ultima moda non valiamo tanto come la persona che li ha acquistati. La pubblicità ci dice di comprare continuamente mostrando uno stile di vita felice,  sereno, cool e mostra accuratamente solo il prodotto finale, cioè pronto per la fase dell’acquisto. Non vengono mai mostrate le persone  che ci sono alle spalle e che quei prodotti, che loro stesso producono, non potranno mai permetterseli.
L’attuale sistema prevede lo sfruttamento delle risorse nei paesi del terzo mondo che sono volutamente abbandonati a se stessi in mano a dittatori senza scrupoli. Il sottosuolo dell’Africa è forse il più ricco del pianeta: diamanti, petrolio, uranio, ferro, manganese, rubini, tutto! L’arrivo delle multinazionali e del lavoro che portano viene visto come una salvezza dalla gente del posto, che in realtà possederebbe quella terra e le sue ricchezze. Ma di fatto non è così. Queste persone non hanno i soldi per rivendicare la loro proprietà. Il lavoro offerto da queste benevole industrie è l’unica alternativa ed un’alternativa massacrante dove il lavoro è senza tutela e sfrutta tutti,  anche i bambini! Gente che non ha nulla di meglio da fare che morire nelle miniere. Lo sfruttamento delle risorse distrugge questo ambiente costringendo le persone a spostarsi verso le città dove, per sopravvivere, sarà accettato qualsiasi lavoro massacrante nelle fabbriche gestite da potenti senza scrupoli. In queste fabbriche le materie prime acquisite vengono trattate con materiali che accelerano la produzione e riducono i costi. Questi materiali sono sostanze chimiche pericolosissime delle quali non si vuole, ovviamente, conoscere l’effetto dell’esposizione a lungo termine sulle persone, e non solo degli operai, ma anche dei consumatori finali. Non solo gli scarti industriali riempiono l’aria, la terra e le falde acquifere con elementi super inquinanti, ma anche tutti i prodotti finali che acquistiamo, dal cibo ai vestiti, dalle auto ai computer, sono pieni di sostanze dannose di ogni genere, da quelle cancerogene a quelle neurotossiche. Non c’è interesse per la salute delle persone, l’importante è vendere e vendere tanto... e il problema è che con questo sistema di produzione, dove lo scopo ultimo è produrre e vendere sempre di più, le risorse stanno scomparendo. Il ritmo è talmente alto che già oggi nel 2009,  1/3 delle risorse dell’intero pianeta è stato utilizzato e il ritmo di autorigenerazione del pianeta non è in grado di far fronte a tale disastro. Attualmente solo il 19% delle foreste dell’intero pianeta è ancora integro e le materia prime sono estratte ad un ritmo talmente alto che circa il 95% di esse viene distrutto prima ancora di essere lavorato. E nonostante la crisi tutti i governi dicono di comprare! Questo perché il ciclo si interromperebbe! In effetti in questo sistema noi siamo solo dei semplici consumatori, valiamo in base a quanto consumiamo. E consumiamo tantissimo, più del doppio degli anni ’60 e più di quanto abbiamo bisogno. Per sopravvivere a questa ruota l’uomo medio è costretto a lavorare molto più che in passato. Lavora tantissimo e quel poco tempo libero che gli rimane lo usa inconsciamente per diventare egli stesso parte chiave della ruota dell’economia. Si rilassa sul divano a guardare la tv.  La pubblicità gli dice di comprare, va a fare shopping torna a casa, riprende il lavoro, si stanca, guarda ancora la televisione che gli dice che se non compra non vale nulla e così nuovamente a fare acquisti in un circolo vizioso che non ha mai fine. Si fanno acquisti di ogni tipo, dalla saponetta alla vacanza in crociera.. Abbiamo così tante di quelle cose che le buttiamo. E ne buttiamo davvero tante. Tutte create in quelle industrie dove gli additivi chimici hanno reso i prodotti tossici. Questo gran buttare crea uno dei problemi più grandi di tutto il sistema: lo smaltimento. I prodotti non si biodegradano e il loro incenerimento libera le sostanze chimiche tossiche che sono state utilizzate nella creazione. Una di queste è la diossina pericolosissima per la salute. Ma non è la sola. In effetti l’incidenza di tumori nelle zone limitrofe agli inceneritori è molto al di sopra della media. E Il problema non è costituito solo dai nostri rifiuti ma soprattutto da quelli a monte. E il riciclaggio completo purtroppo non ancora possibile. Di questo passo tutto il pianeta sarà un’enorme discarica e forse solo allora il nuovo business ufficiale, ovviamente sponsorizzato da tutte le multinazionali, saranno i rifiuti.
75.485 reddito annuo procapite in euro  di tutti gli stati africani sommati

Reddito annuo procapite dei primi 3 stati al mondo da soli
1 Norvegia 87.682
2 Lussemburgo 81.187
3 Svizzera 79.661

1.345.897 PIL in milioni di euro di tutti gli stai africani sommati
1.881.819 Fatturato annuo in milioni di euro delle sole prime 3 multinazionali

1Royal Dutch Shell660.040
2Exxon Mobil637.705
3Wal-Mart Stores584.074

venerdì 22 agosto 2014

Riutilizzare una notizia

Mi dispiace ma questa non è una notizia da tenere tra i commenti di un qualsiasi Social Network per evitare che qualcuno si infastidisca o noti un atteggiamento polemico. Ho più del doppio dell'età del ragazzo di questa storia ed è una vita intera che sento gente pettegola distruggere la vita degli altri,  una vita che sento i governi dire che tutto cambierà,  una vita che sento i militanti dire che salveranno il mondo. Sono stanco di vedere foto di culi e tette,  stanco di sentire se è giusto o no dare 10 milioni di euro ad un allenatore,  stufo di conoscere la stupida scala dei valori di chi stabilisce che una vita è più importante di un'altra,  stufo di vedere milioni di iscritti alle pagine di chi produce orrore e lo vende senza problemi,  stufo di aspettare la mia auto all'idrogeno. Ho capito una cosa e cioè  che il mondo è fatto per i mediocri figli di papà e nessuno di questi sarà disposto a fare nulla per me o per voi a meno che non si diventi i suoi giullari del momento o non si faccia parte dell'élite che governa il mondo con le guerre.  Quindi faccio qualcosa per me e difendo i miei diritti scrivendo quanto segue seppure la notizia (che ho riscritto e dalla quale ho tolto alcune parole o ne ho modificato il senso) provenga da un giornalista che ovviamente come tutti i giornalisti pagati è venduto al potere e scrive questo per giustificare la guerra da un altro punto di vista, quello contro i musulmani: Un giovane di appena 18 anni che vive in Azerbaigian ha rischiato di essere bruciato vivo dai suoi stessi genitori. Lo scorso 12 agosto suo padre e sua madre hanno ricevuto via mail una sua foto mentre partecipava ad una manifestazione pubblica per i diritti gay e hanno deciso di punirlo .
L’hanno picchiato brutalmente, preso a calci quasi uccidendolo e hanno tentato di dargli fuoco cospargendolo di benzina .
A riportare la notizia sono stati gli amici LGBT dell’Azerbaigian. Il Post Internazionale scrive: "Ora il giovane è al sicuro, aggiungono i delegati, ma non possiede più vestiti né documenti per espatriare: li ha lasciati a casa e i suoi genitori li hanno strappati. Si sentirà fuori pericolo solo quando sarà emigrato.
L’Azerbaigian è un Paese laico, secolarizzato, dove essere omosessuale non è illegale dal 2000 e la Costituzione proclama l’eguaglianza di tutte le persone ”. Tuttavia, la maggioranza della popolazione (...) è molto conservatrice sul tema dell'omosessualità, soprattutto nelle aree rurali, dove la discriminazione è diffusa. In tutto l'Azerbaigian non c'è un solo locale gay.
Secondo le associazione per i diritti LGBT - ce ne sono quattro, nessuna ufficialmente registrata come ONG - il 90 per cento degli omosessuali è costretto a nascondere la propria identità per tutta la vita. Non è facile denunciare violenze e discriminazioni sul lavoro o in famiglia: la polizia tende a essere più indulgente con gli aggressori omofobi che con le loro vittime.
Il 22 gennaio di quest ’anno il ventenne Isa Shakhmarli, leader del Gruppo LGBT liberi dell’Azerbaigian, si è suicidato impiccandosi con una bandiera arcobaleno. “ Questo mondo non è abbastanza colorato per me”, aveva lasciato scritto.
La sua morte ha scatenato una valanga di polemiche che il caso di Malik ha riportato alla luce. Da una parte, il suicidio di un loro membro ha portato la comunità LGBT a uscire davvero allo scoperto e a proporre un disegno di legge a protezione delle così dette minoranze sessuali (ma che in realtà non sono affatto minoranze nda). Gli attivisti chiedono un ’educazione più aperta nelle scuole e hanno proclamato il 22 gennaio “giorno del rispetto (tda)".
Dall’altra parte, il funerale di Isa Shakhmarli tenutosi pochi giorni dopo la sua morte a Bina, un sobborgo della capitale Baku, si è trasformato in un violento episodio di omofobia . Gli abitanti della zona hanno infatti lanciato pietre sulle auto dei partecipanti: non volevano che il corpo di un omosessuale fosse seppellito nel loro cimitero (come se si potesse chiedere ai morti se quando erano in vita erano gay o etero nda)......
Pur sapendo scientificamente che è un comportamento naturale diffuso in modo più o meno marcato in tutti gli esseri umani,  l’omosessualità è ancora considerata un reato in 78 Paesi nel mondo. In sette di questi (Arabia Saudita, Iran, Mauritania, Sudan, Yemen, negli stati della federazione della Nigeria che applicano la sharia e nelle zone meridionali della Somalia) questa è punita con la pena capitale. Purtroppo anche l'Italia non è messa bene ed esistono movimenti politici di destra e cattolico radicali che, nonostante non siano musulmani come quelli in questione, per sviare le attenzioni dalle loro stesse naturali pulsioni e terrorizzati sopratutto dall'opinione pubblica che potrebbe etichettarli come gay, arrivano anche a picchiare i ragazzi che vengono dichiarati pubblicamente diversi. E non sto scherzando!

giovedì 21 agosto 2014

Kitkat per Fuffy


tra il cemento e il vetro scelgo la pace... 

Sacre scritture... per dire...

La cucina kasher che stress!!!  Dopo aver sterilizzato TUTTO anche col fuoco bisogna assolutamente trattare e preparare carni e latticini e derivati (ma anche carne e pesce per dire) separatamente perché non possono stare a CONTATTO (e anche le piante,  sempre per dire, non possono crescere insieme) .... Per cucinare ci vogliono praticamente 2 cucine e il doppio del tempo...  L'assurdo e ridicolo però è che il problema si pone solo nella preparazione e non nella consumazione!!!! Quando si mangia e i vari cibi finiscono nello stomaco non stanno a CONTATTO? Non si mischiano? Non ci sono batteri?  Mica siamo vacche che abbiamo stomaci separati!!! Ahah Quante ore e dopo quanto? Non se ne parla! E poi nel nostro corpo ci sono MILIARDI di batteri che vivono nel nostro intestino e si occupano di elaborare e ci aiutano ad assorbire il cibo... quindi? TUTTO INUTILE si tratta solo di tradizioni nate interpretando la Bibbia e quando la scienza era sconosciuta ... (e se uno nasce in Australia che ci sono i marsupiali? voglio dire: Dio ha creato il mondo e quindi anche l'Australia.... e ha scritto secondo ebrei e cristiani la Bibbia... mmm...  e perché si è scordato delle sue creature marsupiali?  Forse perché  l'Oceania 4000 anni fa non era stata scoperta?... ...)

martedì 19 agosto 2014

Come funziona l'economia: Isis o Usas, Arabesque o Isramabad?

Niente di più difficile o semplice... la nostra economia è basata sulla guerra! È un'economia vecchia,  sbagliata e dovrebbe essere sostituita con nuovi metodi di gestione delle risorse, riconversione industriale,  sostenibilità bioetica... bisogna però fare attenzione perché questa che si sta delineando è si una guerra con i classici obiettivi, tra cui la sostituzione del potere economico e contemporaneamente religioso che si ripete nel racconto storico ufficiale dalla notte dei tempi,  ma sta diventando globale. 

Cerchiamo di capire meglio.  Quella conosciuta con il nome di democrazia occidentale è una forma di gestione della società molto sofisticata e dalle tecniche di manipolazione del popolo estremamente intelligenti come tutelare i diritti civili dei propri cittadini, lasciare una grande libertà agli stessi di parlare, scrivere, raccontare... questo rende il popolo più tranquillo e, se non lo è, c'è sempre una prigione spietata per chi non ha soldi (e quindi potere)... allora si scriverà delle condizioni disumane dei detenuti... ma in fondo a chi può pagarsi un escamotage per la libertà poco importa... Si scriveranno canzoni con tematiche sociali che saranno cantate dai giovani che crederanno di aver capito tutto del mondo e della vita e se per caso si agiteranno troppo (come negli anni '60) basterà drogarli con droghe legali (tv,  alcool,  discoteca,  calcio, cibo spazzatura, gioco d'azzardo) o illegali. Sarà il sistema stesso a concedere e quindi a gestire l'alternativa illudendo tutti. Uno stato che ha scopi prettamente economici non cambierà mai né se governato dalla sinistra,  né se governato dalla destra,  perché il suo scopo non è politico (creato per illudere le persone che credono di essere rappresentate) ma economico-istituzionale. Anzi, le stesse icone politiche come il Duce o il Che saranno il diversivo,  un altro modo per tenere la gente impegnata,  fargli credere che quelle battaglie hanno cambiato il mondo. Sarà un derby politico,  il derby delle elezioni che tiene tutti impegnati mentre i burattinai muovono i fili.  L'economia di uno Stato Nazione Occidentale (tra cui l'Italia) è essenzialmente gestita dagli Imperatori (sconosciuti ai più) a capo dei sistemi economico-religiosi e alimentata con le armi.  La "democratizzazione" degli "altri" Stati nazionali è fatta con la violenza.Tutto questo è, alla luce della razionalità, indecente,  spietato, delirante e improponibile... eppure,  nonostante questo orrore,  non possiamo auspicare ad un potere alternativo che, allo stato attuale,  ripudia le conquiste del laicismo e ci riporterebbe indietro di secoli con strategie della paura e del terrore alimentate dall'ignoranza creatrice di streghe, censura, inquisizioni, discriminazioni, lapidazioni e molto altro ... 

mmm... e allora come fare? Iniziamo per gradi. La soluzione è semplice e complessa allo stesso tempo ed è la cultura.  Semplice perché teoricamente alla portata di tutti,  difficile perché bistrattata dal potere e conseguentemente dai media che propongono come obiettivi della vita il calcio,  i reality,  i soldi,  il lusso più sfrenato e l'essere disposti a tutto pur di ottenerli. Se solo la cultura non venisse sostenuta con lo 0,1% del PIL o poco più,  forse si cambierebbero i modi di vedere le cose.  Purtroppo l'istruzione è mostrata come inutile e metodi noiosi e poco efficaci di insegnamento non fanno altro che demotivare i ragazzi che smettono di studiare senza arrivare alla laurea e spesso neanche al diploma, con la conseguenza di non essere in grado di interpretare, fare autocritica, senza aver capito nulla della storia o dei meccanismi che regolano il mondo. Non basta informare le persone,  spiegare,  invitare tutti a manifestare a far sentire la propria voce.  Bisogna cambiare la scala dei valori della società stessa per far salire la democrazia occidentale su un più alto quanto agognato gradino del rispetto per la diversità,  delle minoranze etniche,  religiose,  sessuali, delle donne, sostituendo completamente questo sistema che da 4000 anni alimenta l'economia del mondo e che dal 1918 è stato codificato in modo razionale,  metodico, scientifico. Questo però non avverrà perché non è l'obiettivo del potere economico che vuole tutto e subito e non ha tempo materiale (una vita) per godere dei frutti di un cambiamento che richiederebbe almeno una generazione di scarto per manifestarsi. 

Ma come funziona questo sistema? Cosa centra con l'economia? In realtà il meccanismo è elementare: è la guerra stessa che fa partire la ruota dell'economia. Dopo aver scelto con cura un territorio,  magari poco sviluppato o ricco di materie prime, meglio se importante dal punto di vista strategico ad esempio con uno sbocco sul mare,  lo si distrugge tutto e così parte il sistema economico  occidentale. (hanno provato ad evitare di uccidere creando armi "intelligenti",  ma un uomo che usa un'arma costruita e usata per distruggere non mostra mai tratti di intelligenza e un popolo cerca di difendersi e quindi è inevitabile il fatto che ci siano morti)

Già durante la guerra stessa parte il business del nostro sistema capitalistico coinvolgendo per prime le associazioni umanitarie. Si parte con le medicine (antibiotici, bisturi, garze, cerotti, stetoscopi,  forbici,  siringhe e pensate a tutto quello che può servire e alle centinaia di industrie di produzione di medicinali coinvolte) per poi proseguire con dottori, infermieri e poi cannoni, acciaio, petrolio, proiettili, vestiti, elmetti, aerei, viveri, concessioni, pagamento debiti di guerra, cessione territori,  fino ad arrivare all'edilizia con la ricostruzione di edifici privati e pubblici come le scuole, dove portare matite, gomme, lavagne, sedie, banchi, per poi proseguire con libri,  musica,  arte, cinema,  televisione sostituendo la cultura di quel popolo che durante la ricostruzione si indebiterà per sempre con i suoi "liberatori"  .... purtroppo funziona così (prendete l'esempio dell'Italia durante e dopo la seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri) e da soli non si può certo cambiare un sistema così rodato... Il nostro contributo può essere far riflettere,  ma c'è bisogno di tante voci per creare una nuova economia dove per far girare tutto questo indotto non sia inizialmente necessario distruggere ed uccidere... 


per Culture Sharing Marco Brama

sabato 16 agosto 2014

Niente lezioni, scendi dal pero

... e poi ad un certo punto ci sono i "grandi"  compositori che si sentono superiori agli altri (mentre sono soltanto sul primo scalino dell'esperienza e dell'originalità, non lo sanno e forse non lo sapranno mai) e cominciano a postare frasi del dipo fossero sua Santità il Dalai Lama,  sua musicalità Frank Zappa o sua Filosofia F. W. Adorno... ma puoi sparare sentenze di ridicola filosofia da liceo e consigli sulla scoperta del nulla a 50 anni non avendo realmente vissuto e sofferto nel mondo e fatto nulla di importante nella vita? Tipo esserti spaccato la schiena dalla mattina alla sera, aver dato dalle 300 alle 400 musate su altrettante porte, dalle 300 alle 400 musate lungo il sentiero dell'esperienza?   Se siete dei piccoli borghesi di provincia che aspirano all'aristocratica flautolenza del nulla,  che hanno prodotto e non creato per conformarsi,  per istituzionalizzare le proprie competenze,  scritto ovvietà e arrangiato il tempo degli altri,  le regole del gioco,  la banalità del linguaggio musicale codificato, almeno abbiate la decenza di non dire agli altri cosa fare,  di non ridere degli altri,  di non giudicare gli altri,  perché se ancora insisteste troverete qualcuno molto preparato,  ma che non lo ostenta continuamente che vi dirà: eh no,  mio caro a Machaut (per dire) non gli ha insegnato niente nessuno: il genio resta e forse sarà capito,  (e tanto il mondo finirà per cui poco importa comunque) il bravo tecnico non lascerà niente di se... perché è piccolo.... ecco e ora una bella scoreggia al profumo di lavanda....

domenica 10 agosto 2014

Apes Revolution

Ovviamente parliamo di un media franchise,  film industriale,  bla bla bla... eaagerazioni per necessità filmiche... ma la logica e il senso del film sono rappresentazione perfetta degli Stati Uniti,  del potere, della società, della guerra... dell'uomo occidentale... da vedere