martedì 25 agosto 2015

Gender?

I generi musicali, cinematografici, letterari, pittorici, sono una convenzione industriale inoculata e assimilata attraverso i media e la storia... sono la regolarizzazione di linguaggi standard e non incidenti di percorso come qualcuno pensa, ma proprio una struttura a target da cui è difficile uscire... soprattutto per gli artisti.

Pezzi di ricambio

Oltre l'assurda parte
dimenticati piccoli tatti
e scossoni e urla
oltre lacrime ed eventi
oltre lo shock di un istante
fagocitato da carne, deglutito da stomaci
oltre ogni uomo che non visse
giorni notti ere spiraglio
ma solo pigri borbottii
e latte e sudore
lontano da bolle e pellicola
qui dove esisto:
il silenzio nutre sé stesso,
maturo e sazio di rugosità pelose.
Immagine stanca e brividi e stoltezze,
onde sassi,
turbinio e fremito,
una pancia sazia
che nel trasparente liquido fai vita
e dolore.

Marco Brama

mercoledì 12 agosto 2015

Ci facciamo le bue...

Una ricerca Ipsos Mori condotta nel Regno Unito dimostra come il nostro sia il Paese più ignorante d'Europa.
Nel nostro Paese si crede che il 30% della popolazione sia composta da immigrati (in realtà è il 7 ed è una delle più basse d'Europa), di questi si ritiene che il 20% siano musulmani (sono appena il 4% del totale) e che i disoccupati siano il 49 percento (sono circa l'11% e dal 1980 ben 12 volte è stato raggiunto lo stesso livello). Questo non vuol dire che funzioni tutto, ma sicuramente c'è un allarmismo talvolta ingiustificato.
La politica degli allarmismi ha grande presa su elettori molto ignoranti e non esiste dato statistico che sembra in grado di cambiarne la percezione. Ed è ovvio quanto faccia comodo a certi partiti; c'è ovviamente responsabilità da parte del sistema dell'informazione che preferisce cavalcare ogni pseudo-emergenza e continuare a raccogliere notizie sugli stessi argomenti che hanno presa sulle masse.
In realtà alcuni indicatori (come il rapporto Deficit/PIL) sono i migliori da 30 anni, ma i giornali tendono a nasconderli, mettendo in evidenza come il debito sia aumentato, ma non come conseguentemente sia aumentato anche il PIL rendendo la proporzione non certo drammatica all'interno di un sistema economico così strutturato. (Non che il sistema ci piaccia, ma all'interno delle regole siamo in una buona posizione).
Quello che spaventa di più, da altri sondaggi, è come statisticamente il 95% degli italiani non legge neanche un libro l'anno (non valgono fumetti, cruciverba, harmony...), non va mai a teatro, non visita mai i musei e non va alle mostre. Uniche eccezioni: cinema (ma il 95% è di intrattenimento), concerti (ma solo lo 0,05% è classica), discoteche e pub. Solo il 40% scrive correttamente in italiano, solo il 38% è in grado di affrontare una conversazione in un'altra lingua (e non so di questi quanti lo facciano bene), solo il 5% cerca le fonti delle notizie, e solo il 5% sa riconoscere una notizia falsa, pretestuosa o propagandistica da una vera.