venerdì 27 maggio 2016

Digitale Analogico

Uno dei problemi di questo mondo digitalizzato e virtuale in cui siamo immersi, è che non avremo e non lasceremo traccia del 99% di quello che realizziamo. Non stiamo lasciando forme perché non lavoriamo più con la materia... tutto ciò che è in rete è diventato immateriale come musica eterea che aleggia nell'aria... forse non è neppure un problema se ragioniamo nel lungo termine, ma sicuramente, di questa società così tecnologica non resterà memoria.

lunedì 23 maggio 2016

Crossmediale e Intermediale - differenze

Crossmediale, incrocio tra le piattaforme, discipline. Le singole componenti si fondono in un unico oggetto che è la somma, l'incrocio tra le parti. Immaginiamo un vaso in oro dove le componenti iniziali rame e oro si fondono e quindi confondono.
Intermediale è invece un intreccio tra discipline artistiche. Immaginiamo un tappeto dove i fili colorati producono un nuovo oggetto, ma restano sempre e comunque visibili. Questo tipo di approccio è spesso riferito a forme di spettacolo, appunto definite "intermediali", come concerti con proiezioni video, musica, danza, pittura, contemporaneamente sul palco.
Transmediale è da considerare sinonimo di crossmediale con la variante relativa all'apporto di significazione apportato dal medium che ospita ad esempio la storia.

sabato 7 maggio 2016

Istallazione "Fata madrina" di Lidia Scalzo con le musiche di Marco Brama "Le fiabe sono vere" - Auditorium Parco della Musica Roma

Omaggio a Italo Calvino nel 60° della pubblicazione di '”Le fiabe italiane”

INSTALLAZIONE DELL’OPERA “FATA MADRINA” di LIDIA SCALZO

CON LE MUSICHE DI MARCO BRAMA
tratte dalla composizione per flauto e orchestra “Le fiabe sono vere”

un evento a cura di Diana Alessandrini, Stefano Donati e Chiara Sottosanti   

Sabato 14 maggio, in occasione del Festival del Verde e del Paesaggio, la tre giorni dedicata alla promozione della cultura del verde giunta ormai alla sua sesta edizione, avrà luogo un evento dedicato ad Italo Calvino ed al suo rapporto con il paesaggio e l’architettura.
Lo spunto ci viene offerto dalle connessioni con il mondo della natura tipiche dei protagonisti delle Fiabe; protagonisti oggetto di una scrupolosa opera di ricerca e raccolta, curata appunto da Calvino e che proprio sessanta anni or sono ha visto loro prima pubblicazione.
Ecco quindi che l’occasione di scoprire ed approfondire questi temi ci verrà offerta nello spazio denominato “Eco-Garden”, progettato dall’arch. Chiara Sottosanti, che ospiterà un’istallazione artistica di Lidia Scalzo, la “Fata madrina”, suggestivamente accompagnata dalle musiche del maestro Marco Brama, appositamente composte ispirandosi all’opera. L’intreccio tra natura, Calvino e fiabe sarà quindi protagonista di quest’incontro che vedrà poi confrontarsi dialetticamente tra loro e con il pubblico, alcuni dei massimi esperti nei rispettivi campi del grande intellettuale italiano.
Hanno infatti confermato la loro adesione il prof. Stefano Adami, scrittore e curatore di diverse manifestazioni dedicate sia a Calvino che alla sua famiglia, il prof. Fabio di Carlo docente di architettura del paesaggio ed autore del testo “Paesaggi di Calvino”, oltre all’artista Lidia Scalzo, l’arch. Chiara Sottosanti autrice dello spazio ospitante ed il maestro Marco Brama autore delle musiche.
La giornalista e critica d’arte Diana Alessandrini avrà l’onere e l’onore di coordinare e stimolare gli interventi dei protagonisti. Il tutto sarà anticipato da un breve saluto da parte dei rappresentanti  della Casa dell’Architettura di Roma ed IXCO - Istituto italiano per la cooperazione, enti promotori della rassegna “In viaggio con Calvino”, in cui quest’evento si andrà a incastonare, e degli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione dello stesso.

Programma dell’evento:

inizio ore 16,30

Saluti
Massimo Locci – Membro del CTS della Casa dell’Achitettura di Roma
Achille Maria Ippolito - Coordinatore del Dottorato di ricerca interateneo in Paesaggio e Ambiente
Stefano Donati – Relazioni esterne IXCO Istituto Italiano per la cooperazione
Stefano Pirri – EPM Edil Piemme
Rosaria Scalzo – Il Papiro Art

Modera e coordina
Diana Alessandrini – Feedya Art Foundation

Intervengono
Lidia Scalzo – Artista e direttrice artistica Il Papiro Art


Marco Brama – Compositore ed artista
Stefano Adami - Scrittore, Encyclopedia of Italian Literary Studies Princeton University
Fabio Di Carlo - Executive Committee ECLAS, European Council of Landscape Architecture Schools
Chiara Sottosanti – Architetto del paesaggio


Lidia Scalzo – artista: "La fata madrina racchiude in sé il progetto “Le fiabe sono vere”, una mostra d’arte in fase di preparazione, dedicata alle fiabe italiane, con esplicito rimando al lavoro letterario di Italo Calvino. E’ la progenitrice ancestrale da cui nascono l’arte, la poesia, la musica, la Terra stessa. Una figura morbida, materna, custode del pianeta, pronta ad esaudire i desideri dei suoi figli. Una figura senza volto, perché in fondo ognuno di noi è in parte la fata madrina, in uno scambio reciproco tra uomo e natura, tra natura e arte. Anche in questa occasione, l’opera lignea realizzata in tecnica mista sarà accompagnata da un brano in anteprima del maestro"

Lidia Scalzo

Marco Brama – Compositore ed artista: "Il mio incontro con le fiabe è un confronto con il passato, con il mito, con il gioco, con il rito del racconto che Calvino raccoglie e rende storico. Il legno dei quadri di Lidia diventa la voce di un flauto (solista Alessandra Di Prospero), la resina industriale si trasforma in campionamenti audio industriali ed elettronici nel tentativo di riunire antico e contemporaneo, tradizione e innovazione, istinto e ragione."

Marco Brama
Stefano Adami – Scrittore: "Negli anni '50, Italo Calvino decide di accettare la proposta dell'editore Einaudi, e di dedicare parte della sua attività di narratore alla raccolta e riscrittura delle fiabe regionali italiane. La sua idea è quella di procedere regione per regione e tema per tema (il crescere, la paura, il tradimento, e via dicendo). Nella riscrittura delle fiabe, Calvino tende all'essenziale, tentando di estrarre il nucleo poetico, creativo, dal racconto. E' consapevole di compiere di nuovo un'operazione fatta dai romantici e dagli studiosi di tradizioni popolari in Europa almeno 100 anni prima di lui. Ma nel frattempo ci sono state due guerre mondiali, i partiti di massa, le ricostruzioni. In qualche modo, occuparsi delle fiabe significa per lui anche sollevarsi al di sopra degli anni '50 e della loro durezza. E osservare gli altrove della natura, il bosco, la foresta, quelle isole di colore in cui Italo, un giorno, ha visto Adamo."

Stefano Donati – Relazioni esterne IXCO: "...quando nel 2013 realizzammo la rassegna “In viaggio con Calvino” in occasione del 90° della nascita, avevamo in mente un’iniziativa che avesse appunto le caratteristiche dell’interdisciplinarietà e, soprattutto del non vincolo temporale. Il “viaggio” infatti doveva svolgersi trasversalmente non solo tra le varie discipline tanto care all’ecletticità di Calvino ma anche proiettandosi nel tempo dal passato e verso il futuro. Ecco che questo evento scaturito grazie anche alla creatività che contraddistingue Lidia Scalzo, ci dà l’opportunità, a tre anni di distanza, di proseguire nel nostro viaggio toccando la “tappa” delle fiabe e, perché no, ci sprona a cercare ancora nuove mete da esplorare."   

Chiara Sottosanti – Architetto del paesaggio: "Eco-garden nasce con l'idea di avvicinare le persone al concetto di sostenibilità, ma racchiude in se un concetto più ampio; il rapporto tra architettura e natura in un contesto apparentemente artificiale come la città. Il progetto ha l'intento di far dialogare uomo e natura. Per molto tempo si è costruito senza tener conto del contesto, rispettando troppo poco l'ambiente, perché concepito come d'intralcio alla vita dell'uomo. Solo un certo punto le nostre coscienze hanno iniziato a percepire architettura e ambiente come elementi diversi. Ma proprio perché opposti  devono dialogare tra loro per creare un paesaggio migliore. 
Già Leonardo da Vinci trattava nei sui lavori il rapporto tra uomo e natura. Infatti tra la miriade di lavori, Leonardo ci ha lasciato anche diverse favole. Il personaggio onnipresente di queste favole è sempre la natura, nei suoi elementi: acqua, aria, fuoco, pietra, piante e animali. L’uomo invece è quasi un intruso e, come scrisse Leonardo nel libro delle profezie, l’uomo è il guastatore di ogni cosa creata.
L'unica soluzione, perché ciò non accada, è quella di cambiare il nostro punto di vista, andando a puntare sulla qualità e non sulla quantità, applicando nuove tecniche di progettazione meno invasive, dove il fulcro di ogni lavoro diventa la natura che in essa accoglie l'architettura in modo armonico.
Eco-garden vuole essere uno spunto, tra tanti, di come portare la natura dentro l'architettura, ottimizzando a nostro è a suo vantaggio ciò che ci viene donato spontaneamente.
Porre le città sempre più a contatto con l'ambiente darà benefici di salute sia alle persone sia all'ambiente.
Penso che ognuno di noi, anche nel suo piccolo come può essere un giardino privato, possa dare un contributo importante nel rispetto e nel dialogo con il contesto. Il progetto vuole dar prova che bastano pochi e semplici elementi per creare un ambiente sostenibile."

Diana Alessandrini – Vice Presidente Feedya Art Foundation : "Verde, Paesaggio, Arte. Un trittico che da sempre rappresenta da una parte un crogiuolo di emozioni di grande impatto dall’altra la raffinatezza di una cultura che dalla nobiltà erudita si trasferisce al popolo. Basti pensare al Parco dei Mostri di Bomarzo, in provincia di Viterbo, del 1500 o alla Villa Palagonia del 1700 a Bagheria (Sicilia), esempi in cui “le fiabe”, cioè mitologia, storia e la fantasia trovavano la possibilità di diventare reali. Più di recente basta pensare al Parco Guell a Barcellona di Antoni Gaudì o al Giardino dei Tarocchi di Nicki de Saint Phalle. Ma ciò che qui interessa è che oggi sempre più si sente la necessità di parchi d’arte, in cui gli artisti possano esprimere la loro visione del mondo e i visitatori goderne. Luoghi che - appello rivolto agli architetti – dovrebbero essere tra i primi a prevedere l’accessibilità a tutti, anche alle categorie svantaggiate. È questo uno dei temi certamente più interessanti su cui lavorare oggi e di cui Feedya Art Foundation si fa promotrice, proprio attraverso la continua promozione di eventi artistici in luoghi pubblici."

Nota breve su “Le fiabe Italiane” a cura del prof. Stefano Adami

Nella sua lunga introduzione alla raccolta di fiabe italiane, da lui curata ed uscita per Einaudi nel 1956, ormai sessanta anni fa, Italo Calvino sente quasi l'obbligo di giustificarsi. Quel suo occuparsi di fiabe e storie popolari può sembrare quasi una fuga dal mondo, dalla durezza del mondo. La seconda guerra mondiale è finita da più di dieci anni, e il mondo nuovo non è ancora stato salvato. Nulla di essenziale è cambiato. L'umanità non è stata ancora liberata. Tutt'altro. 
E' ricaduta, invece, nel solito fascino per il potere, il comando, le folli tattiche per conquistare e mantenere la supremazia. Questo lungo braccio di ferro per la supremazia si gioca anche in Europa. Stalin tiene i paesi del suo blocco in un pugno d'acciaio, così come i partiti comunisti dei vari paesi occidentali. In Francia, nell'illuminata Francia, già si profila la guerra d'Algeria. E l'America è il paese del successo, dei materiali: i materiali di cui inonda la 'sua' parte d'Europa. Il paese dei materiali e della bomba atomica.

Nel 1956 Calvino esce dal PCI. Si rifugia nelle fiabe, appunto. E medita di andare a vivere fuori d'Italia. Scopre che “per i Grimm occuparsi di fiabe era lo scoprire i frantumi d'una antica religione della razza, custodita dai volghi, da far risorgere nel giorno glorioso in cui, cacciato Napoleone, si risvegliasse la coscienza germanica'. Ahimè, nel frattempo c'era stato il nazismo a mostrare dove quella 'antica religione della razza' potesse portare. Nell'ottocento, le fiabe popolari, europee e non, cadono nelle mani degli artisti romantici, che vi costruiscono sopra un culto dello spirito del popolo e del luogo, del paesaggio e della natura. Poi passano negli alambicchi degli antropologi e degli studiosi di tradizioni popolari, la cui prima generazione è quasi tutta d'ispirazione positivista. Invadono i quattro angoli del mondo trascrivendo storie che gli narrano i loro 'informatori'. 'Essi credevano - scrive Calvino - nell'India patria di ogni storia e mito umano... e nelle religioni solari, talmente complicate che per spiegarsi l'aurora inventavano Cenerentola e per la primavera Biancaneve...”.


Ma a conclusione del suo lavoro di raccolta e di selezione delle favole regionali italiane, durato due anni, Calvino impara la cosa principale. Che 'le fiabe... sono vere'. E questo è un punto di vista ancora tutto da esaminare.


Sabato 14 maggio 2016 ore 16,30
Stand 17 “Eco- garden” - Festival del Verde e del Paesaggio

Auditorium Parco della Musica - Viale Pietro de Coubertin 30 Roma


Locandina evento
Fata Madrina - dettaglio

Eco Garden