Più o meno tutti facciamo i nostri percorsi... quelli che chiamiamo ricerca... ricerca del bello, della verità, dell'amore, di noi stessi, della libertà. Nella maggior parte dei casi si tratta di ricerche sterili o distorte e questo perché non comprendiamo realmente il significato di ciò che stiamo cercando. Pensiamo a qualcuno che cerca l'amore e lo cerca nel "corpo giusto"... beh... questo la dice lunga sulla superficialità del soggetto e sul significato che attribuisce alla parola "amore". Si confonde l'egoismo, ovvero il possesso di un corpo per il soddisfacimento del proprio desiderio, della propria pulsione sessuale con l'amore. Ci si fidanza, si diventa gelosi, possessivi, maniacali, confondendo tutti questi sentimenti adolescenziali, post-giocattoli, con l'amore. Poi ci accorgiamo di soffrire, di star male, di essere insoddisfatti. Cominciamo allora un cammino di "elevazione" e scoperta sotto la guida di un modello, magari di un guru che ha cercato le risposte per una vita. Come possiamo pretendere di capire a fondo il significato delle sue parole, oltretutto mediate? Ed ecco che vorremmo cambiare, migliorare, ma abbiamo paura di farlo realmente. Cerchiamo la stabilità, in qualsiasi situazione. È rarissimo trovare qualcuno disposto a cambiare. Ci costruiamo una tana per il corpo e per la mente, al cui interno portiamo quello che crediamo importante, ma il punto è che non siamo disposti ad uscire.
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