giovedì 27 aprile 2017

Assurdità italiane. Insegna cinema ma non ha la laurea giusta!


Vi fareste insegnare teatro da un medico o medicina da un attore? Beh, sappiate che se il vostro sogno fosse conoscere professionalmente il cinema già a partire dalle superiori, dovreste affidarvi non ad un laureato in materia, ma ad un appassionato. I laureati in cinema in Italia non possono insegnare cinema! Un'assurdità che sta creando non pochi imbarazzi tra gli addetti del settore. Un po' come entrare da un medico e vedere esposta una laurea in economia e farsi curare un disturbo gastrointestinale. Al contrario del presunto medico in questione che sarebbe in guai seri, chi oggi è alle prese con l'insegnamento dell'estetica del cinema, del montaggio, del neorealismo, della musica da film, delle tecniche di produzione cinematografica, regia e tutto ciò che riguarda la settima arte, non è laureato in cinema, ma questo non sembra turbare le istituzioni. L'industria cinematografica italiana è un comparto molto redditizio per lo Stato e per migliaia di lavoratori, ma bistrattata e non sfruttata appieno proprio perché trattata in modo poco professionale. Come forse saprete, da un anno è in corso una "querelle" in cui è in ballo la possibilità per i laureati DAMS di insegnare cinema nella scuola. Dal 2010, infatti, presso il liceo artistico, esiste un indirizzo Audiovisivo e Multimediale in cui i ragazzi studiano il cinema. Sarebbe dunque logico che i laureati DAMS, ovvero coloro che hanno studiato il cinema in ogni aspetto, possano accedere alle classi di concorso per l'insegnamento della materia. Incredibilmente, in virtù dell'attuale assetto legislativo, questa possibilità è preclusa ai laureati DAMS. Così, un gruppo di studenti/dottorandi/dottori/ricercatori si è radunato in un coordinamento, il Coordinamento laureati, laureandi, dottori, dottorandi L-Art/06, che sta ora sostenendo una campagna per il ripristino della laurea DAMS come requisito di accesso per gli insegnamenti di cinema nel liceo artistico.
Questo è il link per la campagna, che vi preghiamo di diffondere il più possibile presso le vostre reti di studenti/laureandi/laureati/dottorandi/dottori potenzialmente interessati.

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