Se vogliamo mantenere tutto così, pace, ma se vogliamo cambiare, la transizione ecologica attuale è una delusione totale. È semplicemente insostenibile! L'unica soluzione praticabile, considerando l'impatto ecologico occidentale, è un modello circolare, ma questo significa riutilizzare e riparare gli oggetti esistenti anziché produrne di nuovi (ovviamente con un processo dannoso per l'ambiente). E secondo voi, i produttori saranno interessati a questo cambio di paradigma progressista oppure no? Vediamo!
Pensate a questo: perché dobbiamo comprare un nuovo giubbotto ogni settimana, un paio di scarpe al giorno, o cambiare auto perfettamente funzionanti ogni due anni? Per non parlare dei cellulari, sostituiti con una frequenza spaventosa. E sapete cosa? Produrre un veicolo elettrico, inquina più di far circolare un'auto vecchio modello in tutto il suo ciclo di vita!
E che dire del cibo? Buttiamo miliardi di tonnellate per tenere alti i prezzi di mercato, anziché ridurre la produzione e distribuire a chi ha fame. L'unico modo vero per diventare più eco-sostenibili sembra abbracciare un'economia più lenta, che valorizzi i prodotti naturali locali e riduca lo spreco.
L'allevamento e l'agricoltura locali sono molto più sostenibili rispetto all'importazione di cibi da chilometri di distanza e a guadagnarci sono sia le persone che gli ecosistemi: animali, piante, aria, terra e acqua. Tutti potrebbero trarne beneficio, tranne (ovviamente) i ricchi che vogliono produrre sempre di più, inquinando senza limiti. Allo stesso tempo appare del tutto improponibile sostenere una transizione digitale tout court! Se tutti adottassimo lo stile di vita della Silicon Valley e delle città a 15 km - che hanno un'impronta ecologica di 4 (noi occidentali siamo già improponibili a 1.4 (2023)) - le risorse che il pianeta può sostenere, finirebbero a gennaio di ogni anno! Parliamoci chiaramente: produrre dispositivi elettronici, batterie e microchip è impattante e insostenibile per tutti gli ecosistemi! Non si tratta di seguire le orme degli Amish, ma prendere consapevolezza che il capitalismo, così com'è, porta inevitabilmente all'esaurimento delle risorse, al deturpamento del paesaggio, alla depauperazione dei territori, all'aumento delle diseguaglianze e non può in nessun modo continuare. Il problema non siamo noi, ma l'attuale sistema economico esclusivo, discriminatorio e non sostenibile!
Dovremmo ripensare l'economia di guerra, bloccare la produzione e l'uso di armi, di pesticidi, dovremmo convertire o chiudere le fabbriche che ancora riempiono il mondo di plastica e scorie inquinanti, dovremmo bloccare i voli e le navi superflue, che inquinano tanto quanto miliardi di auto, piuttosto che impedire alle persone, che vivono in zone rurali o poco servite, di recarsi a lavoro con le attuali auto. #EarthOvershootDay #transizioneecologica
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