martedì 31 luglio 2018

Italiani di origine antartica

Uno dei problemi di questo sistema scalcinato è quella stampa, che quando scrive non usa il termine essere umano, ma italiano di origine viterbese, italiano di origine etrusca, italiana di origine normanna, italiano di origine fenicia, italiana di origine micenea, uomo di origine nigeriana, donna di origine Franco-algerina-polacco-danese...come se facesse differenza se uno è str**zo di Roma o è str**zo di Parigi o disoccupato di Bari o lavoratrice di Catania...come se essere umano non fosse un termine sufficientemente chiaro... Come se rubare o salvare qualcuno fosse più o meno rilevante a seconda della provenienza del salvatore o del salvato.... Una delle ipotesi più accreditate, è che gran parte della stampa sia composta da una massa di razzisti velati, scelti e pagati da un direttore, a sua volta scelto e pagato da un politico, che sventola bandiere di colori diversi, ma si comporta e ragiona nello stesso modo... dividendo gli uni dagli altri... un po' come quando facciamo i post con cani e gatti e scriviamo: ecco il mio Pastore Grand Anglo-fran¢ais blanc et orange, guardate il mio fantastico gatto delle terre di Xiao Minchia... bellissimo il mio bassotto delle lande desolate del Caqueon Mega Galattique che ha rigettato su un piatto di Ostriche da 1000 € al chilo... Oh poverino, ma quel micetto lì muore di fame... guarda.... Mi fanno vedere la pubblicità proprio all'ora di pranzo e mi chiedono i soldi.... Poverini... eh sì.... è colpa mia... Perché tutte le tasse che pago non bastano per sfamare tutti... dite che forse la responsabilità è degli stati? Di chi ha fatto e prosegue le guerre? Di chi ha sfruttato ogni nicchia di ecosistema? Di chi venderebbe sua madre pur di andare in vacanza per farsi vedere dal vicino? No... la colpa è mia perché mangio troppi cereali al glisofato.

lunedì 30 luglio 2018

Cambiamenti

Pensa come è cambiata rapidamente la sinistra in Italia... Fino alla fine degli anni '80, gli Stati Uniti erano visti come il nemico da combattere, subdoli commercianti che esportavano lifestyle, prodotti e massmedia come film e musica commerciali, spettacolari e dai contenuti risibili. La sinistra seguiva la linea europea post-nazista, quell' idea talvolta un po' snob, tramandata nelle accademie e nelle università, ma di grande pregio, che si spingeva verso la Russia di Tarkovski e Stravinsky ... la musica, il cinema, la letteratura... tutto ciò che era di provenienza europea aveva un valore più alto, inarrivabile, perché c'erano secoli di storia, di ricerca estetica e filosofica che facevano la differenza. I soldi erano i mezzi di scambio del diavolo, inutile retaggio di una tradizione antica e schiavista. Oggi gli ex-fricchettoni di sinistra usano l'iphone, mentre mangiano da McDonald's guardando la serie tv di Games of Trones su Netflix, spostandosi con una Tesla elettrica che diffonde la musica finto jazz di qualche radical chic di New York vestito da Marc Jacobs . Che dire? Chi prosegue quel discorso di ricerca lontano da stereotipi e cliché, inseguendo il sogno del rispetto per il piccolo e per il diverso?

domenica 29 luglio 2018

Ghosting

E ora la pseudo-novità del ghosting...tanto per usare un'altra parola inglese... Un po' come autoscatto che è diventato selfie...comunque il Ghosting sarebbe a quanto pare, la violenza psicologica preferita di questa nuova generazione.
Esistono due tipi di persone: quelle che affrontano la fine di una relazione dicendo le cose come stanno, e lasciando che l’altro faccia altrettanto, e quelle che semplicemente spariscono...per sempre. È nata addirittura una parola per definirlo: ghosting, ovvero diventare dei fantasmi, sparire improvvisamente, smettendo di rispondere a chiamate, messaggi, email, anche se fino a quel momento sembrava tutto andasse bene. Di fatto è una tattica interpersonale passivo-aggressiva: si parla di ghosting soprattutto per l’ambito sentimentale, ma può interessare anche i rapporti d’amicizia o professionali. Qualcuno potrebbe dire che non c’è niente di nuovo: gli stronzi e i vigliacchi, dice Jonathan Bozzi, sono sempre esistiti.

Negarsi, sparire nel nulla, è sempre stato possibile, ma la comunicazione via internet ha reso endemico il fenomeno. Chat e social permettono lo scambio di messaggi a oltranza, spesso anche in assenza di rapporto diretto, e non c’è più molta differenza – soprattutto per chi è cresciuto dalla seconda metà degli anni ’90 in poi – tra sentirsi a distanza e parlarsi di persona. La comunicazione online rende molto più semplice non assumersi la responsabilità delle proprie azioni e il passaggio dal contatto assiduo al silenzio è questione di un attimo: basta chiudere il pc e alzarsi dalla scrivania o rimettere in tasca il cellulare. Su internet ci si può rappresentare come si vuole e quando non si riesce a gestire qualcosa la soluzione è lì a portata di mano: si smette di rispondere, si silenzia la chat o si va direttamente offline. Si trattano le persone come oggetti, come esseri svuotati della loro essenza, dell'anima; veri e propri corpi virtuali, estensione della parte fisica. Attraverso un sondaggio il sito di appuntamenti Plenty of Fish ha rilevato che su un campione di 800 utenti fra i 18 e 33 anni, l’80% di essi ha subito un’esperienza di ghosting. Altre fonti ridimensionano un po’ il fenomeno, ma ad ogni modo sembra si tratti di un vero trend. Spesso il ghosting è l’esito di stili di attaccamento disfunzionali, ovvero di relazioni affettive sbagliate con quelli che la psicologia contemporanea definisce caregiver (tanto per usare un'altra parola inglese), ovvero dispensatori di attenzioni, la famiglia o chi si è preso cura di noi durante l’infanzia. Il dolore emotivo, quando viene sperimentato in fasi molto precoci, tende a creare degli schemi che poi tendiamo a replicare da adulti, cercando e ricercando quanto vissuto nelle persone che crediamo di amare. Ecco, il ghosting metterebbe in evidenza le difficoltà dei genitori con le nuove generazioni, i rapporti superficiali, disfunzionali, distratti ed egoistici che sempre più spesso caratterizzano le famiglie del nuovo millennio. A volte guardare al passato non significa necessariamente regredire... Se i migliori macinini per la farina erano quelli in ottone dell'800, riutilizzarli non significa tornare indietro o essere reazionari, semplicemente significa utilizzare la memoria per ricordare, comprendere, scegliere, migliorare. Ecco cosa manca alle nuove generazioni: la memoria, finita all'interno degli smartphone sotto forma di byte.

domenica 15 luglio 2018

Mondiali o nazionali?

Dopo questa finale ai mondiali risulta evidente come il fenotipo, ma anche gli stereotipi, siano alla base dell'idea di popolo e di nazione agli occhi delle persone... e non facciamo gli ipocriti, non parliamo random... è un problema vecchio come il mondo e che riguarda l'Italia come la Francia che con il razzismo ha un rapporto di vecchia data, (basta usare la memoria o guardare un film di Rivette) ... Siamo lontani dal concetto di essere umano e di superamento dei confini, ma anche di integrazione ... Nob ci prendiamo in giro, Immaginate un Mbappé accidentalmente fermo davanti ad un bar di provincia e non in un campo di gioco... A parte i nomi di nazioni a caso che si sprecherebbero, partendo dalla Nigeria e finendo col Senegal, come se Italia e Polonia fossero la stessa cosa... ma insomma, la storia ha proprio fallito il suo compito e tra liberti e nuovi cittadini poco sembra essere cambiato....e non parliamo di organizzazione e gestione dell'immigrazione, parliamo di cittadini di serie b, c, d in base alla gradazione di colore ... Amarezza...

La sindrome della squadra calcistica

Non solo salire sul carro dei vincitori. In effetti quando ci sono 2 squadre calcistiche sconosciute che si fronteggiano, si tende a sostenere quella più in difficoltà, proprio tutti noi, o almeno la maggioranza, sentiamo di essere un po' gli ultimi, quelli non compresi, quelli attaccati da tutti. Quello che accade a livello politico, quando ci si trova di fronte a due gruppi opposti, di cui uno in fondo sconosciuto, o comunque non tradizionale, è tendere a sostenerlo se viene attaccato. Più uno schieramento vicino al popolo, o almeno al suo linguaggio, viene attaccato, ci si identifica con lui ad ogni attacco mediatico, finendo per soatenerlo sempre di più e spingendo chi ci circonda a fare altrettanto. Questo è vero se si osserva la situazione politica italiana a governo giallo-verde. Buon lavoro cantastorie ... Buon lavoro!

lunedì 2 luglio 2018

Marmellata di perle

Oggi (non negli anni '60 quando tutti hanno capito che non avrebbero mai potuto cambiare il mondo...) se sei diventato milionario intrattenendo il pubblico attraverso i massmedia, quello che dici di fare è ciò che non va fatto!