sabato 29 ottobre 2016

"Due donne in basso", Marco Brama, MariElla Sto, Cristina Failla, Upperlab, Bergamo, 21 Novembre 2018 ore 21.00,

Il nuovo spettacolo che vede protagonisti Cristina Failla, MariElla Sto e Marco Brama. Il lavoro crea e ricrea un "nonluogo", dove si parla un linguaggio alternativo, per presentare tre realtà intense quanto disarmanti, potenti quanto delicate. Danza, teatro, videoarte e soundart comunicano tra loro creando nuove forme. L'anteprima è presso la residenza creativa Upperlab di Bergamo. 

  

21 Novembre 2018 ore 21.00, Upperlab, Via Pescaria, 1, Bergamo, "Due donne in basso", con MariElla Sto, Nina Failla, Audiovideografia di Marco Brama, Culture Sharing, Teatro degli Incerti, Upperlab



mercoledì 12 ottobre 2016

Il confine tra arte e sciacallaggio

In questi giorni esce al MAXXI una mostra in cui sono esposte immagini che documentano le torture subite dai siriani durante la guerra. Ci sembra un atto intelligente e doveroso, perché l'arte non deve essere necessariamente fine a sé stessa, come accadeva nell'Ottocento, l'epoca che esaltava le antiche rovine e la forza della natura, ma deve scuotere le fondamenta del sistema ... e a volte per farlo deve usare l'unica arma possibile: l'oggettività della fotocamera.  Ben diverso il discorso per la recente mostra itinerante partita da Garbatella sul terremoto di Amatrice, dove le opere testimoniano la forza della natura come nel Romanticismo, non solo non aggiungendo nulla all'arte, ma mostrando un luogo che non ha bisogno di arte, ma di buon senso. Non si tratta di opere testimonianza che evidenziano gli errori umani nel costruire gli edifici, come dire, con dettagli delle pareti sottili o altro, ma opere che raccontano le rovine magnificandole. Le foto di chi ha perso la casa, perché la natura (incontollabile) ha spazzato via tutto, non possono essere equiparate alle foto che testimoniano la violenza umana (da controllare). Il risultato è qualcosa dalla facile presa sul grande pubblico, ma non certo utile al pubblico stesso. Non è arte sociale, ma arte culinaria. Diremmo che alcuni artisti, forse con le migliori intenzioni, potevano risparmiarsela.

mercoledì 5 ottobre 2016

Ghetto 13 - 2009... ma che Duchamp e Cattelan

Sulla scia del successo di Cattelan con il suo water d'oro, non potevamo non citare l'audiovideografia Ghetto 13 -  the gold  american culture del 2009 di Marco Brama, interamente realizzata riprendendo il suddetto oggetto. La videoopera del 2009 è disponibile solo per proiezioni. Qui la copertina del videoalbum.


http://marcobrama.blogspot.it/2015/07/lp-ghetto-13.html
Hip hop, trip hop, jungle, d&b... dove si muove il mondo musicale commerciale? Ecco l'omaggio divertito di Marco Brama. L'album (di cui esistono online video etichettati come provenienti da un fantomatico Musica per ragazzi) è quanto di più vicino ai generi industriali sia riuscito ad arrangiare (più o meno ndr). Partecipa al disco anche La libera orchestra etnica. I video sono realizzati presso il centro video Roma città apertà e i brani registrati al Jungle Sound Studio.Tra le audiovideografie spicca "Ghetto 13 - the gold american culture" interamente realizzato con le immagini di un water che diventa d'oro.