lunedì 24 novembre 2014

Quanto vale un voto

Quantificare il valore di un voto o di milioni di voti è cosa semplice. In questo sistema fatto di regole, media funzionali e storie tralasciate perché provenienti da fonti non verificabili, ma che raccontano un livello di potere non esplicitamente coinvolto nelle becere beghe dell'amministrazione terrena, mi sembra alla luce del Sole che questa illusione chiamata democrazia, sia una geniale architettura socio-culturale ottenuta variando di volta in volta piccoli punti non influenti nella reale struttura gerarchica elitaria, diventata sempre più forte nei millenni e che governa il Mondo intero. Un "diritto" che serve solo da diversivo, per imbonire la folla. In effetti sembra chiaro che i governi e i partiti politici sono piegati all'economia, alle banche, alle multinazionali, alla borsa, alle agenzie di rating... sempre e in ogni forma. Quindi viene da chiedersi: chi realmente comanda e detta le regole? I politici, i rivoluzionari? Oppure chi sceglie le fonti e racconta cronaca che poi diventa storia asservita al potere? Chi racconta solo ciò che è tangibilmente inutile? Perché le notizie del Royal baby hanno mille volte più visibilità dei milioni di morti per le carestie e le guerre in ogni luogo? Forse perché i poveri e i morti non pagano stipendi?  Allora cosa significa ed è significato nei secoli creare la storia? Perché sappiamo tutti che alcuni popoli sono stati quasi sterminati, ma poco o nulla sappiamo di altri? C'è forse una gerarchia anche nel valore di una vita e di un popolo? Cosa sappiamo realmente dello sterminio di Curdi, Tutsi, Hutu e perché quel poco che si sa viene dimenticato? Centinaia di migliaia di cadaveri "spalati" nell'indifferenza, da ruspe mostruose in Africa, America Latina, Asia; intere popolazioni spazzate via e usate come concime!  Cosa ne è del loro voto? Forse bisognerebbe, anche da esterni, avere diritto di voto nei "piani alti", nei consigli di amministrazione, nei tavoli che tutto muovono, nelle casse che trasudano oro, diamanti e petrolio... forse solo allora si potrebbe votare perché il voto avrebbe realmente valore.
Marco Brama


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