sabato 29 novembre 2014

Metastasi - Alessandro Di Giuseppe

Un lavoro d'esordio che lascia ben sperare. Quello di Alessandro Di Giuseppe, anche se la copia in anticipo che abbiamo ricevuto con numerosi errori di stampa, non rende merito al lavoro, è un libro estremamente originale e godibile. In un'introduzione insolita, fatta da citazioni che possono essere lette come un unico testo, lo scrittore ci dice quali sono i suoi riferimenti: Donelavy, Alle, Huxley, Di Giandomenico. Cinema, fumetto, narrativa in un potpourri ben amalgamato e ricco di profumi talvolta inebrianti. L'autore, in una forma estremamente cinematografica, rende omaggio a tutta una letteratura e ad una filmografia che ha formato un'intera generazione di cineasti. Un amore per il noir, ma anche per i dettagli, i colpi di scena che si trasforma in un viaggio. Un vagare, su di un fantomatico treno, che ci porta in fondo, lungo le pieghe del tempo, in fermate che sono punti interrogativi su ciò che siamo e raccontiamo. Le storie sono una metafora della vita e di quelle che sono le esperienze di Di Giuseppe. Un linguaggio a volte ricercato a volte immediato, viscerale, che sembra mettere un punto sull'adolescenza, i sogni, le paure, le scoperte del sesso, della morte e se Edipo e una critica sottile all'utilizzo della ricerca della fede, risuonano forti nelle pagine dell'episodio (episodio, tanto sembra di avere a che fare con un film) "Ego te absolvo", la magia di una macchina da presa virtuale, invisibile, un'idea filmica chiara ed intellegibile, trovano compimento in "Abracadabra". Da leggere, in attesa di un nuovo lavoro che ci confermerà le qualità che abbiamo visto emergere forti tra le righe.

Marco Brama

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