lunedì 18 novembre 2013

Erik Satie - Parade e Gymnopédie No.1

Satie, unico membro della Chiesa Metropolitana d’Arte da lui stesso fondata, è uno dei personaggi più innovativi della musica di tutti i tempi. Snobbato dai suoi professori forma la sua esperienza nella Parigi prolifica di inizio ‘900. Fidanzato con la bellissima pittrice Suzanne Valadon,  prima donna ad entrare nella Société Nationale des Beaux-Arts, fu amico di Jean Cocteau e Pablo Picasso con i quali scriverà e realizzerà il balletto “Parade” (a cui rende omaggio addirittura Prince nel suo album capolavoro appunto “Parade” in cui l'essenzialità, il bianco e nero, l'ambientazione parigina stanno alla base dell'arrangiamento) e diventerà uno dei principali animatori del “Gruppo dei sei” (i grandi musicisti Darius Milhaud, Arthur Honegger, Francis Poulenc, Germaine Tailleferre, Georges Auric e Louis Durey che erediteranno proprio l’arte e le innovazioni di Satie). Eric è un innovatore antiaccademico che vuole ridonare dignità a tutte le espressioni musicali mostrando come l’accademicismo con le sue regole sia l’assassino della creatività.  Definisce le musiche composte in questo periodo come “Musica da Tappezzeria”, una musica “satirica” contro la musica “dotta”. La scrittura musicale di Satie è originalissima; nel balletto di ispirazione cubista "Parade", ad esempio, usa suoni molto innovativi come sirene, macchine da scrivere e altri "rumori" mai utilizzati prima; la stesura delle partiture non è minimamente inquadrabile nei generi conosciuti, tra tutti le celebri Gymnopédie e Gnossienne. Le sue continue sperimentazioni lo portano a inventare di fatto la tecnica del piano preparato inserendo per la prima volta oggetti nella cassa armonica dello strumento nella sua opera "Le Piège de Méduse" e si cimenta nel primo vero Loop/Groove della storia il brano più lungo mai scritto, "Vexations", composto da trentacinque battute ripetute 840 volte per una durata approssimativa di venti ore. La sua musica ispirerà tutto il movimento Ambient che ancora oggi prosegue la sua ricerca nelle varie forme ed espressioni musicali che vanno dal Chillout alla Minimal ispirando musicisti come Terry Riley e Philip Glass, e Brian Eno. Non bisogna dimostrare nulla, bisogna solo sentire la musica, la sua anima, le sue vibrazioni, le sue proporzioni matematiche sono una conseguenza della percezione acustica umana. Gymnopédie e Parade sono questo: pura arte.



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