domenica 12 settembre 2021

L'arte dei diritti

Nelle guerra ai diritti, tanti sono stati persi. Il diritto a non essere tracciati quando curiamo e veniamo curati, quando lavoriamo, quando insegnamo, quando frequentiamo le università, quando accediamo ai luoghi della cultura, quando voliamo, quando ci sediamo all'interno di un bar, quando mangiarmo al chiuso in più di quattro commensali all'interno di un ristorante e di una mensa. Per tutto questo, ora serve un certificato che non garantisce nulla al 100%. Quindi si tratta di un'attestazione arbitraria, per questo non scientifica, che non garantisce né chi la fa, né chi la usa, né tanto meno chi la accetta e controlla. Un'emergenza che prevede un prerequisito per accedere ai diritti costituzionali, dovrebbe tutt'al più predisporre una certificazione universale e certa, che non possa generare errori. MAI! Un simile prerequisito, comunque autoritario, potrebbe trovare giustificazione nella bontà del provvedimento,  che sarebbe certo, efficace, indiscutibile, sicuro in ogni situazione, in ogni contesto e momento. Ma questo non è quanto previsto e stabilito. Questo non è ciò che sta accadendo. La certificazione non garantisce la certezza dello scopo che ha prefissato. In nessun modo. Per tanto, nell'arte della guerra ai diritti, non solo rivogliamo quelli di prima, quelli che conoscevamo nel 2019, ma molti altri! Diritti nuovi e luminosi, diritti universali e universalizzabili! Questo pretendiamo, questo diventerà prassi! Vogliamo il diritto di mandare a casa chi non governa bene, chi delinque perché corrotto, pretendiamo una giustizia certa, pari trattamenti per tutti, specialmente per i rappresentanti del popolo che dovrebbero accedere alle loro cariche dopo concorsi pubblici e con stipendi analoghi a quelli di qualsiasi lavoratore statale, vogliamo il diritto di proporre leggi e vederle discusse e applicate, vogliamo il diritto ad un'istruzione indipendentemente per i nostri figli, una sanità libera, scientifica, indipendente e funzionante, una scienza che pensi alle conseguenze di ogni nuova tecnologia scoperta e applicata, la libertà di pensare, di scegliere ed essere diversi. 

Parafrasando Sun Tzu

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