venerdì 22 gennaio 2016

Ancora fermi a perder tempo sulle unioni civili

Viviamo in Italia, un paese ricco di meraviglie, con una storia millenaria fatta di intrecci culturali, conquiste tecniche, artistiche e scientifiche senza eguali! Io non voglio che la mia nazione, il mio contesto, che in quanto tale è percepibile come internazionale, somigli anche minimamente ad una dittatura militare o religiosa. Io sono contro il terrore e il terrorismo e sapere che l'Italia possa somigliare a paesi violenti, sessisti, maschilisti, dittatoriali, è per me e per tutti noi profondamente umiliante. Sapere che un cittadino può essere trattato come un essere inferiore, di serie B, NON PER QUELLO CHE FA, MA PER QUELLO CHE È, è una vergogna per ogni popolo che voglia definirsi civilizzato. Bianco, nero, giallo, etero non è questo il punto! È il rispetto della costituzione di una società liberata che fa la differenza! E per quanto riguarda l'immigrazione è chiaro che chi richiede la cittadinanza deve, non accettare passivamente le regole, ma rispettare le conquiste ottenute grazie alle battaglie per il progresso di chi c'è stato prima di noi, di chi ha già vissuto e combattuto la guerra, le ingiustizie, le violenze della deportazione voluta dalla dittatura (non deportavano solo gli ebrei, ma tra i tanti anche in senza fissa dimora e gli omosessuali) e per questo ha contribuiti alla stesura di una delle più belle costituzioni del mondo. Non viviamo più nel medioevo perché grazie a donne e uomini valorosi, seppur con grande fatica e lentezza, sono stati ottenuti diritti che ORA non possono essere misconosciuti e dimenticati. Non si tratta di chiudere le frontiere, ma di difendere con forza la civiltà, le conquiste, i diritti di tutti! Perché questa è una battaglia di civiltà e progresso per noi e chi verrà dopo di noi! Chi vuole vivere in Italia non può prescindere dalla costituzione laica in vigore. Chi non la rispetta, anche se è italiano sulla carta, non merita di essere considerato un cittadino e pertanto cominciasse a scegliere un paese con le sue idee! Non significa essere nazionalisti, anzi, questo è un invito ad una condivisione internazionale delle conquiste impresse nella costituzione e per condividerle bisogna essere chiari, decisi, anche con il pugno di ferro e portare tutti ad abbandonare le superstizioni e le sciocche falsità che non appartengono al mondo laico. Questo non può essere il paese degli oroscopi, dei peccati, della redenzione, dei miti per bambini, dei racconti inventati per creare un mondo senza verità ed equilibrio ad uso e consumo di una casta che detta le regole e non le rispetta. Dobbiamo essere scientifici in ogni accezione, in ogni idea e pensiero, dobbiamo rendere il pensiero scientifico accessibile a tutti, anche a chi non ha i mezzi per studiare. Solo così facendo si percepirà il mondo moderno come trasformabile. Il destino è una menzogna pazzesca da estirpare dalle nostre menti. Non siamo destinati per forza a rimanere come siamo perché così siamo nati. Possiamo sempre cambiare la nostra condizione di subordinazione e migliorare le nostre condizioni sociali, ma solo con un approccio scientifico. Ecco, questa battaglia per i diritti delle coppie di fatto è una battaglia per i diritti di tutti, di tutte le persone civili, libere nel senso più alto che si può comunque intravedere in una società canonizzata. E come cittadino che vota, che paga le tasse, che rispetta le leggi, pretendo che non solo i primi 3 articoli della costituzione vengano rispettati, ma tutti! Questa è memoria storica e amore per chi verrà dopo di noi.  Ora, se non si capisce questo, significa che ragioniamo come terroristi della civiltà, e tra noi e un terrorista non c'è differenza di vedute e posizioni.  Se ragioniamo così, trattando alcuni cittadini come fossero di serie A e B e non perché non rispettano le regole, ma perché senza alcuna legge laica scritta decidiamo che non hanno DIRITTO AI NOSTRI STESSI DIRITTI, creiamo un sistema analogo a quelli totalitari, settari e integralisti. Perché l'umiliazione, la vergogna, l'emarginazione, la morte sociale a cui sottoponiamo tutti quelli che consideriamo diversi e non esseri umani al 100%, non sono atti MENO GRAVI della morte fisica voluta da un sistema integralista.

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