venerdì 5 giugno 2020

Storie di ordinario precariato

Cara ministra, volevo condividere con lei la mia esperienza. Sono un insegnante tecnico pratico e insegno dal 1999. Essere chiamati nella scuola pubblica non è facile e per questo ho insegnato in istituti privati e accademie militari. Gli istituti di istruzione superiore pubblici mi hanno chiamato in passato, saltuariamente e per brevi periodi. Mentre passavano gli anni e lavoravo, mi sono comunque aggiornato e laureato perché sapevo che dal 2025 non avrei più potuto svolgere la mia attività di insegnamento, ho fatto esperienza e frequentato tutti i corsi, anche quelli non richiesti come i 24 cfu. Arriva il 2017, finalmente mi chiamano alla statale per un  anno intero, mi confermano il secondo e il terzo anno. Va tutto bene, la mia esperienza pluriennale paga e alla statale instauro con gli alunni un rapporto bellissimo e loro apprendono, crescono, migliorano. Finalmente arriva il concorso straordinario, è ora di regolarizzare la mia situazione, di ufficializzare questi anni, ma non posso farlo perché la mia classe di concorso è stata esclusa. La famigerata a-66. La mia laurea non è compatibile con la a-41 e sono fuori dai giochi e quello che più mi rattrista, non è perdere i miei 21 anni di esperienza, ma perdere gli alunni e sapere che il prossimo anno, magari avranno un giovane inesperto che farà gavetta su di loro.

Spero ci sia un'alternativa per me, ma ad oggi non intravedo soluzioni.


La ringrazio in anticipo per l'attenzione e la saluto cordialmente.
Marco Brama 

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