giovedì 7 gennaio 2021

zitti zitti boni boni

Per mettere a posto le nostre teste completamente fuse non basterebbe la resurrezione di Freud. 😂 Il delirio! Scorrere Facebook è come tuffarsi in un calderone di oggetti indistinguibili che alimentano il nulla. Un tuffo in apnea dal quale tirarsi su ogni tanto per respirare, pensare e poi spaventarsi. Capisco tutti, da quelli che non vogliono a quelli che non possono, ma è comunque triste, perché non riconosco più nessuno... gli svitati va beh... so' sempre loro, i patiti di selfie va beh... che vuoi fa... almeno a volte (non sempre) vedi persone belle, poi ci sono le persone tranquille con i post educati e simpatici e va beh, dai ce sta, dà quel senso de casa, il post del buongiorno, quello del tempo, il cibo, la vignetta, gli auguri di compleanno, gli onomastici, gli indovinelli, le foto di copertina, quelle del profilo, i temi del momento, il patito di auto, di moto, di tatuaggi, il nostalgico, il depresso, il cinico, il sintetico, quello che mette solo mi piace e non scrive, la barzelletta maliziosa, ahhh du' risate, poi ci sono le feste comandate come una volta e molti passano in rassegna pubblicamente le foto di figli e nipoti vestiti di tutto punto, che da soli su Facebook che è da vecchi non posterebbero mai, poi ci so' i paladini della verità suprema convinti di capire e sapere tutto e che fanno i tuttologi de tutto lo scibile umano e che un pensiero PERSONALE non esiste, non sia mai è una FONTE! sempre una fonte dell'eterna assuefazione, poi ci so' i mestieranti che mai, figurati, mai mettere in discussione un protocollo, nemmeno a pensarlo che te radiano e la letteratura ne è piena non se scordamo Giordano Bruno ... poi passano qua e là du' foto dozzinali in bianco e nero perfettamente calibrate sull'estetica dell'ovvio e che piacciono sempre a tutti, du' quadri belli ma fuori contesto che urlano da soli tra i bit, un paio de disperati che ancora suonano cose d'altri, qualche finto intellettualotto che scrive a l'amichetti della sua città pe' fa le classifiche a chi ce l'ha più intellettuale e 'l'altri non capiscono niente, uno sfigatto (con 2 t) che prova a esse' indipendente con conseguenze di invisibilità annessa ... ma gli altri? Dove sono quelli tradizionalmente liberi, quelli con cui parlavo e discutevo, quelli che vedevano oltre, quelli che capivano che la cultura è un gambero e ogni tanto tocca daje du' zeppate se no nun se move e che almeno a parole dissentivano per far progredire, migliorare il tutto, i kinoki della vita, quelli che mettevano in fila i puntini e trovavano la figura, quelli che riprendevano in mano gli appunti e dicevano: allora se mi hai detto sopra e qui è scritto sotto, c'è qualcosa di sbagliato, quelli un po' genuinamente saccenti ... esattamente quelli: che fine hanno fatto? Eh lo so... leggono da uno schermino comodamente seduti pe' digeri' meglio la mattina presto e poi zitti zitti boni boni fermi fermi dietro una scrivania, dietro uno sportello, dietro un computer, per carità, ringraziamo Dio che lavoramo, non scrive niente de compromettente, non tocca' niente, statte fermo, zitto sa, non te move, che forse non ci hanno visto, per ora sacrificano qualcun altro, famo finta de niente, anzi, se proprio ce lo chiedono famo finta de non ave' capito, anzi meglio proprio de non ave' letto ... io ho il mio orticello di conoscenze, mi hanno detto anche bravo, mi hanno lodato, quello so e quello dico nelle sedi opportune, il resto non mi compete... eh no! Tutti facciamo politica, anche stando zitti zitti  fermi fermi boni boni, ma di questo passo non ci salverà nemmeno un secondo avvento!

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