mercoledì 4 febbraio 2015

Un nuovo ciclo

Disseminati ovunque resti delle leggende. Puma Punku, città sommerse in Giappone, residui radiattivi in Pakistan, Africa... OOPART ovunque, strati e cicli che ritornano... datazioni scientificamente valide rifiutate per una linearità che non esiste. Storicizzazione di una verità inesistente, di un progresso agonizzato e antinaturale. Riavvolgere immediatamente la corda del tecnicismo, preservare il buono creato, rifiutare il livellatore monetario, creare un modello di sviluppo integrato e alimentato da energie per noi praticamente eterne e autoctone. Incentivare il controllo dei fenomeni cosmici, dei meteoriti vaganti, creare stazioni orbitanti e concentrare gli sforzi per una migrazione futura al termine del ciclo vitale solare. Codificare completamente il DNA e migliorare le condizioni di vita di tutti, lasciare inalterato il globo terracqueo. Raccontare le verità sui cicli vitali terrestri, sui moti a spirale delle rivoluzioni celesti, ragionare in termini qualitativi e non quantitativi. Giungere ad una vita che fonde natura e scienza, tecnica e cultura, creazione e preservazione, coscienza evolutiva, peso numerico, alimentazione sostenibile, vegetarianesimo diffuso, benessere ecocompatibile e riproducibilità energetica. L'evoluzione è ciclica, al big bang seguirà il big crunch e poi un altro big bang e così via... ovviamente troppa fatica per creare un prodotto che ha una scadenza. Finito è l'uomo, non l'aggregazione atomica. Noi siamo colonie cellulari e batteriche organizzate sapientemente, cooperazione di miliardi di esseri, involucri composti da miliardi di vite. Il corpo è solo un confine materico geografico temporaneo da cui i sottoprodotti finali torneranno infine nel ciclo come materia che riavrà forma e nutrirà piante e animali, tornando in quella che noi chiamiamo arrogantemente vita più volte, in nuove forme, più o meno complesse... forse riassorbite da una stella qualunque o fagocitate da una stella nera... acqua, cenere, atomi, aggregazioni temporali. Forse...
Marco Brama

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