sabato 10 settembre 2016

È fragile - Domenica 18 Settembre ore 21.00 Viterbo

Presso lo spazio Arci Biancovolta a Viterbo, in Via delle Piagge, domenica 18 Settembre 2016 alle ore 21.00, sarà presentato in anteprima uno spettacolo intermediale di indiscutibile pregio, che vedrà la presenza di artisti come Marco Brama, Nina Failla, Francesca Spurio e Mariella Sto. Un allestimento che intreccerà coreuticamente forme espressive diverse, tra soundart, paesaggi audiovisivi e letture fra prosa e poesia, per raccontare, prendere coscienza della fragilità. Fragilità umana, ma anche del pianeta, con la sua natura che diventa paesaggio e palcoscenico della vita. Muoversi, cercare, interrogare, vivere, danzare, dialogare, mostrare e osservare, per scoprire e resistere. Lo spettacolo, che sarà proposto anche nelle scuole, vede la collaborazione tra il Teatro degli Incerti, già famoso per i suoi lavori sperimentali, Culture Sharing, che si occupa di arte, musica e audiovisivi d'autore e l'Arci di Viterbo, sempre attento alle proposte più originali e innovative. 
CS/pb






Francesca Spurio ha iniziato con gli studi all’Accademia d’Arte Drammatica dell’Antoniano di Bologna e la Scuola di Teatro Nuova Scena di A. G. Garrone (BO). Ha proseguito la formazione seguendo seminari e laboratori tenuti da esperti provenienti dalle più prestigiose scuole europee (Pierre Byland, Lindsay Kemp, Annette Sachs, Linda Wise, Chattie Salaman, Sigrid Loos…) . Ha lavorato in vari teatri fra cui il Comunale di Bologna (Amleto, Storia di Babar il piccolo elefante, Abu Hassan…) in TV: Carabinieri 3, Nebbie e delitti 2, Medico in Famiglia 6, 7 e 10, Donna detective 2, I Cesaroni 4,Verdetto finale… nel Cinema: Pupi Avati e Paolo Virzì, Radio RAI: Dancing Esperia, Partita doppia per la regia di Paolo Modugno ecc … Da tempo si dedica anche alla didattica: laboratori teatrali per adulti e bambini, promozione della lettura (Istituzione Biblioteche di Roma, SBCR, Consorzio Biblioteche Bassa Sabina, Biblioteca Consorziale di Viterbo, Civitavecchia, ecc.), Educazione ambientale affiancando esperti naturalisti con letture a tema (Agenzia Regionale Parchi, Roma Natura, ecc.).
Marco Brama è un artista poliedrico e prolifico. Utilizza un metalinguaggio che prova a intrecciare la musica con tutte le forme espressive, dalla videoarte alla letteratura, dalla scienza alla filosofia. Le sue opere indagano i territori della fisica acustica e della sperimentazione elettronica, discostandosi con forza dalle regole, dagli stereotipi, nonché dai generi creati dal mercato discografico di massa. Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo Psike ed Electra del 1993, il poema sinfonico "Divina Commedia - Inferno" del 2001, il balletto "I colori fantastici", il saggio "Distoria - per una crono conoscenza dell'uomo", l'audiovideografia "musiCaos" basata sull'accordatura dei numeri primi e la raccolta di composizioni sinfoniche "Le fiabe sono vere" ispirate ai lavori della pittrice Lidia Scalzo. Tra il 1990 e il 2012 ha ottenuto riconoscimenti, collaborato con numerosi artisti, suonato dal vivo in molti contesti, realizzato colonne sonore, performance, spettacoli teatrali e mostre, creando un dialogo costante tra musica, immagini, danza e scrittura. 
Nina Failla studia danza classica a La Spezia con Loredana Rovagna. Si forma come danzatrice alla scuola di Maurice Bejart (1982/1984) e a quella di Pina Bausch (1995/1996). E’ danzatrice professionista con diverse compagnie di teatrodanza in Italia, Francia e Germania (I Danzatori Scalzi, P.Decouflé, Malou Airaudo, E.Piperno, J.Fontano, C.ie Paul Les Oiseaux, C.ie Fol a Pik) e presso la RAI, Teatro delle Vittorie, nelle trasmissioni “Fantastico 9” e “Buona Fortuna”. Dopo l’incontro con l’artista e pedagogo Hervé Diasnas, si dedica all’approfondimento e all’insegnamento della tecnica da lui creata, chiamata “La Pratica”. Lavora con le compagnie Vera Stasi, Atacama e Teatro degli Incerti. E’ attualmente all’Opera di Roma con “The Bassarids” di H. W. Henze, regia di M. Martone e coreografie di Raffaella Giordano. Nel 1988 ottiene il Prix Atelier  per la miglior interpretazione, Città di Cagliari e nel 1991 il Prix Volinine, primo premio per l’interpretazione, Città di Parigi.
MariElla Sto frequenta studi classici e successivamente artistici, diplomandosi nel 1982 in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera. Si forma come attrice ai corsi di Albino Bignamini, Kaya Anderson ed Enrique Vargas con i quali approfondisce le tematiche dell’improvvisazione e della narrazione, della voce in relazione alla psiche e del teatro sensoriale. Si interessa alla ricerca del movimento come gestione e scoperta del corpo e dello spazio e incontra il lavoro dei coreografi e danzatori Nina Failla, Dominique Dupuy e Raffaella Giordano. Tale ricerca è supportata dallo studio di Placement e Ideokinesis con Ursula Stricker. Altri incontri di studio: Laura Curino, Rena Mirecka, Sista Bramini, Yumiko Yoshioka, Caterina Inesi, Roberta Sperduti (percussioni), Maria Zilocchi (canto). Parallelamente all’attività di spettacolo, conduce laboratori con adulti e ragazzi fin dal 1993 nelle città di Bergamo, Trieste, Viterbo, Roma e Torino. E’ più che decennale la sua attività di regia all’interno delle carceri di Bergamo e Viterbo. L’esperienza è documentata in diverse tesi di laurea (Milano, Viterbo, Roma) e nel libro di A. Mancini “A scene chiuse” ed. Titivillus, 2008. Alcune sue scenografie sono state presenti presso i teatri Quarticciolo, India e Argentina (sala Squarzina) di Roma.


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