lunedì 15 giugno 2015

Play different!!

In un sistema di natura perfetto, quello della Creazione (o quello dell'evoluzione), ogni essere vivente, ogni uomo, ogni donna, ha un codice genetico diverso, unico e irripetibile. Questo indica scientificamente e inequivocabilmente che siamo tutti diversi gli uni dagli altri e la diversità biologica è alla base di ogni esistenza. Noi non siamo affatto uguali e non dobbiamo tollerarci! Io in effetti non tollero un ignorante reazionario che non sa neanche ragionare: lo rispetto. Rispetto la sua condizione di diversità. Egli è diverso da me, perché il suo dna è diverso dal mio e da quello di chiunque altro, perché non ragiona come me, non conosce le cose che conosco io, le sue esperienze e il suo contesto sono diversi dai miei e viceversa. L'unica cosa che posso fare per queste persone che ragionano inconsapevolmente contro natura, è ricordargli che la perfezione della creazione (o dell'evoluzione) non sono contestabili. Dio, o chi per lui/lei, ci ha donato un corredo genetico unico e irripetibile e per tanto la normalità e la natura, ci indicano inequivocabilmente, senza possibilità di appello, attraverso il DNA, che siamo tutti diversi, unici e irripetibili e dobbiamo rispettarci per quello che siamo. L'uguaglianza è una costruzione umana, architettata dal maschio e perpetrata con la coercizione, sostenuta successivamente dalla storia asservita alla forza, al potere del leader, e che genera immediatamente maggioranze e minoranze, classi sociali, ricchi e poveri, intolleranza o tolleranza per il "quasi uguale" alle regole, all'idea, in quel momento dominante, di normale, stabilita in base a criteri del tutto ridicoli e privi di fondamento scientifico. Come se tutti avessimo la stessa gradazione di colore della pelle, stessi occhi, capelli, naso, bocca, sesso, altezza, numero di nei, religione, idee etc.... Questo è del tutto contro natura perché arbitrariamente stabilito, non preesistente. Se un Dio o una Dea si fossero scomodati a creare la specie umana, perché avrebbero creato un DNA sempre diverso? Potevano crearne uno sempre uguale come le automobili fatte in serie! Più comodo, pratico e facilmente replicabile. E perché scomodarsi a creare uomini e donne? Perché non creare una macchina completa che non ha bisogno di nulla per essere "compiuta"? Perché non creare direttamente un essere ermafrodita capace di fare tutto da solo? Perché inserire nel maschio l'eterosoma femminile X? Potevano fare XX e YY e invece no! Il maschio ha un cromosoma sessuale, eterosoma, femminile! Ci hanno fornito un DNA infinitamente ricombinabile. E perché creare più donne che uomini? Questo perché la donna, che ci raccontano essere un sottoprodotto di Adamo, nata dalla sua costola, è in realtà in grado di fare tutto anche da sola. L'uomo serve solo per il suo seme ed è progettato per diffonderlo il più possibile per placare i propri istinti, il proprio desiderio incontrollabile che trova appagamento anche da solo con l'autoerotismo o con altri uomini. Se in una diatriba tra rivali il maschio, che è più grande, difende la sua compagna incinta, è disposto a morire purché lei, che ha in grembo parte del suo DNA, possa fuggire con il bambino che si sta sviluppando nel suo utero, portarlo alla luce, allattarlo e crescerlo senza bisogno del suo compagno, che si è comunque assicurato una discendenza. Potrà crescere il figlio in una famiglia diversa, magari composta solo da altre donne, dalle sue sorelle, o solo da uomini, i suoi fratelli, figli, amici o ancora in un nuovo contesto in cui non ci sono solo padri e madri, nonni e nonne. La presenza del cromosoma sessuale femminile nell'uomo serve proprio per mitigare la sua naturale violenza alimentata dal testosterone e renderlo più incline, come accade naturalmente nei primati più evoluti tra cui i bonobo forniscono un modello esemplare, a rapporti con il suo stesso sesso per evitare lotte mortali tra maschi. Anche questo è del tutto naturale a livello genetico. Altrimenti la Creazione divina o l'evoluzione naturale avrebbero sbagliato e sarebbero imperfetti. Dio insomma avrebbe commesso un errore e non sarebbe onniscente. Anche riportando questi piccoli esempi, quello che emerge con prepotenza, è come la storia ci ha raccontato in modo deformato le cose. Credo a questo punto, che sia giunto il momento per cambiare! Da ora in poi sarà opportuno sostituire i vecchi concetti innaturali di uguaglianza e tolleranza con i nuovi, ma antichissimi e naturali concetti di diversità e rispetto. 2 SOLE PAROLE: DIVERSITÀ BIOLOGICA E RISPETTO. Marco Brama

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