giovedì 4 giugno 2015

Distoria - Marco Brama - Breve Analisi

Ho ricevuto in anticipo una copia digitale del saggio "Distoria - Per una crono conoscenza dell'uomo" scritto da Marco Brama, un libricino breve, con una copertina molto accattivante e un titolo che mi ha molto incuriosito. Pensando ad un trattato un po' "furbo" e ben congeniato, ho iniziato la lettura in modo un po' distratto per la verità, prestando poca attenzione a quanto scorreva sotto i miei occhi. Dopo poche pagine però, il ragionamento cominciava a spostarsi in territori così pretenziosi, da costringermi a concentrarmi per capire quanto mai volesse spingersi lontano l'autore. Con un atteggiamento sempre più divertito e critico, ho iniziato una vera e propria sfida con il testo che, in verità, cominciava a delineare un'idea nuova e affascinante. Nel giro di pochi capitoli, con mio stupore, mi sono trovato immerso in un ragionamento lucido e sempre più complesso, oserei dire polifonico, che mi ha costretto al confronto con le mie convinzioni. Ebbene, mi sono imbattuto in qualcosa di completamente coerente e nuovo. In questo breve saggio l'autore riesce a decostruire tutta la storia dell'uomo, tutte le prassi e le convinzioni comuni, portando il lettore in un
territorio inesplorato che era semplicemente dietro l'angolo, nascosto dalle stratificazioni storiche tanto da non essere visibile. Tutto è esposto da un punto di vista diametralmente opposto a quello comune e trattato con un'ottica completamente "diversa", estremamente coerente e affascinante. Arrivato a conclusione, ho avuto l'impressione di aver ricostruito un mosaico le cui tessere esistevano, ma erano state tutte scompaginate, un vero e proprio shock che, dopo la lettura, non mi consentiva più di immaginare nessun'altra realtà possibile e vera. A questo punto è venuta fuori la mia parte razionale ed ho cominciato a rileggere, approfondire e analizzare le migliaia di citazioni contenute, le decine di teorie considerate, gli inumerevoli rimandi a tutte le discipline conosciute inserite in un saggio così breve, per trovare un punto debole, un passaggio che facesse crollare il castello di carte così ben argomentato e costruito. Il risultato? Il libro funziona in ogni punto e sostiene saldamente quanto trattato! Tutto attinge da fonti scientifiche o riconosciute dal mondo accademico. Pur con molte e necessarie ellissi, niente è lasciato al caso o trattato in modo superficiale. Quel che resta, alla fine della lettura, è il senso di stupore per non essere mai riuscito ad osservare le dinamiche sociali, storiche, scientifiche, psicologiche, artistiche e politiche, da questo punto di vista. Resta anche un senso di stordimento per essere stato costretto in così poco tempo a riconsiderare tutto, rendendomi conto di trovarmi in uno squilibrato e assurdo gioco storico che ha distolto il genere umano dalle sue reali esigenze. Superando concezioni moderne e post-moderne, il breve saggio, aprirà sicuramente spazi per riflessioni, dibattiti e farà da apri pista "distorico" per tanti scritti e trattati. Niente, forse, sarà più come prima.

Gian Umberto Pietrangeli

Giudizio di Culture Sharing: Imperdibile

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