martedì 29 maggio 2018

Bender e la politica - scissione o inversione?

In questo paese chiamato Bender, tanti anni fa, esistevano 2 fazioni opposte, retaggio di millenarie divisioni: la sinistra  e la destra. Il nome nacque per indicare la disposizione dei rappresentanti politici rispetto all'imperatore Fankulòr, seduto al centro di una stramba, quanto ridicola assemblea dei primi della classe. La sinistra era rappresentata da intellettuali rivoluzionari, stanchi dei soprusi dell'imperatore e delle ingerenze nei loro confronti. Questa fazione difendeva gli oppressi, gli emarginati, i lavoratori, i braccianti, gli operai e i poveri in genere. Tutelava e cercava di far ottenere diritti a chi non ne aveva, cercava di far rispettare i doveri a chi non li adempiva. Al contrario, la destra era rappresentanza dei ricchi, di lord e avvocati che cercavano sempre nuovi modi per fare soldi alle spalle dei poveri analfabeti. Costoro tutelavano i ricchi illudendo i poveri con storie sempre più originali, pagando dei cantastorie dal grande appeal e dall'ego insaziabile. I rappresentanti seguivano e incentivivavano gli imprenditori, emarginando le minoranze. Il tempo trascorse e successe l'impensabile. A Bender, col trascorrere dei decenni, molti diritti vennero acquisiti, ma quelli che difendevano i diritti degli oppressi, nel frattempo si trasformarono in nuovi ricchi... pronti a tutelare i loro interessi, cioè quelli dei ricchi. Ma come è possibile che ancora oggi riescano ad illudere i poveri? Semplice! Continuando a tutelare e a chiedere diritti per chi non ne ha, come fosse la soluzione dei problemi burocratici, della fame, della casa, del lavoro. A quale prezzo? La storia, cioè l'illusione data dal racconto, dai giornali, dai media di una realtà vera e oggettiva, cioè una realtà non costruita e selezionata, ma "vera" in cui dall'oggi al domani i mercati, in realtà stabili come pilastri millenari, oscillano impazziti a suon di rating. È in questo modo che sono stati concessi diritti alle coppie dello stesso sesso, ai visitatori di paesi lontani che chiedono aiuto perché nei loro territori è già stato tolto il toglibile... Diritti in cambio di illusioni, voti in cambio di diritti che, a ben guardare, non contano nulla e non portano nessun beneficio in termini di reddito reale. Non che questi diritti siano proprio una sciocchezza, ma non si tratta di operazioni volte al miglioramento delle condizioni di vita pratiche e immediate come il lavoro (che seppur sia una forma di schiavitù consente un reddito), la casa, le tasse... Insomma: diritti si, ma soldi no! I soldi sono dei ricchi, delle banche, della grande finanza. E la destra? La destra a Bender è diventata multiforme. I super ricchi restano lì, sui loro troni dorati a cercare il modo di fare soldi e non pagare tasse, magari migliorando la comunicazione con le masse, spartendo territori e colonizzando le città con catene commerciali dopo aver fatto scendere i prezzi degli immobili e aver impoverito i commercianti. Al contrario gli sfigati, cioè quelli che la destra ha impoverito, sono rimasti di destra e si sono improvvisati difensori di nuove categorie di poveri, soprattutto di quelle fasce di popolazione fiaccate proprio dalla grande finanza. Però a Bender chi è di destra è sempre intollerante e "un diritto in meno a te, è un diritto in più per me, una cosa in meno a te e io avrò l'illusione di essere meno povero". Quindi perché concedere diritti? L'ideale sarebbe  semplicemente ritornare ricchi, magari impoverendo quelli diventati più ricchi di noi.... Quindi? Quindi a Bender la sinistra tutela i diritti umani, ma non l'economia, e la destra in un qualche modo cerca di far arricchire il ceto medio impoverito (non i poveri veri chiaramente... Secondo loro per questa categoria non c'è speranza) con nuove formule demagociche, che per assurdo finirebbero proprio per aiutare le fasce più povere alle quali però, non sarà, per principio, concesso alcun nuovo diritto e nessuna tutela. E una rivoluzione? Non servirebbe a nulla! Sposterebbe solo il potere e la ricchezza creando nuovi poveri! E quindi? Quindi l'unica soluzione potrebbe essere cambiare l'economia che è sbagliata nella sua struttura di base e viene insegnata VOLUTAMENTE così com'è, cioè sbagliata, nelle università da secoli. Povero Bender, paese in balia di forze contrapposte, antitetiche eppur manifestazione delle stessa idea comune.... 

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