venerdì 16 gennaio 2015

Dittature mentali di inizio millennio

Quando ad un certo punto realizzi che l'unica alternativa è l'amore universale un po' ti vengono i brividi!  Quando pensi che tutti hanno diritto di esprimersi anche se ti vorrebbero zittire o uccidere... beh, insomma... la cosa è complicata. Ma è lampante!  Nessuno detiene il sapere, nessuno ha la verità, nessuna opinione è più rilevante di un'altra, nessuna arte è superiore ad un'altra... e se  l'arroganza di critici prima, giornalisti durante e storici poi ha portato ad un'idea di civiltà e società in cui viviamo con quelle che chiamiamo fortune o sfortune, forse non è un caso. Il nostro tempo è limitato, troppo limitato per poterci permettere di sprecarlo ad imporre agli altri i nostri ideali. Non avremo memoria del presente e del passato. Tutto sarà stato e sarà indifferente. Possiamo solo decidere come impiegare il nostro tempo, ma non possiamo decidere di imporre le nostre personali associazioni mentali, frutto della nostra esperienza e dell'ambiente che l'ha ospitata, sostenendo una tesi personale pensando che possa essere universalizzata... forse solo esprimersi attraverso l'arte, senza pretese... o forse nulla, solo meditazione... o forse solo impiegare il tempo a disposizione in quello che ci fa stare meglio.... quindi anche imporre le nostre idee potrebbe essere un nostro piacere... mmm allora scartare questa ipotesi e se vogliamo preservarla dobbiamo vivere da soli.  Se decidiamo di imporre i nostri pensieri dobbiamo sempre tenere presente che viviamo in una società e ci sono gli altri da rispettare.... e questa stessa considerazione, non è forse essa stessa un'imposizione di idee?  mmmm allora arte senza pretese, rifugio silenzioso in cui trovare appagamento personale senza pensare agli altri perché se pensiamo di fare, raccontare, "creare" qualcosa per gli altri stiamo ancora imponendo le nostre idee. In fondo, forse, solo amare tutti è la soluzione.

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