lunedì 10 febbraio 2014

Le grandi donne - Ruan Lingyu


Ruan Lingyu in La Dea 1934
L'attrice Ruan Lingyu nacque a Shanghai nel 1910 da una famiglia della classe operaia. Nel 1926 Ruan firmò un contrato con la Mingxing Film Company e iniziò quella che sarebbe stata una breve, ma fulgida carriera,  a soli 16 anni diretta da Bu Wancang. 
Nel 1928, firmato un importante contratto con la Da Zhonghua Baihe Company (大 中华 百合 公司/大 中华 百合 公司) e interpreterà sei film film di grande spessore. Il vero successo però arriverà solo con "Reminiscenze di Pechino" del 1930 che la consacrerà in CIna come una grandissima attrice. E' stata questa la prima grande opera di Ruan dopo aver firmato per la neonata casa cinematografica "Lianhua Studio". Da qui in poi la carriera dell'attrice è in ascesa continua e inarrestabile. Diventa una star e i suoi personaggi, che parlano della difficile condizione delle donne cinesi costrette a lavori umilianti e alla prostituzione per mantenere la famiglia (i mariti sono morti nella guerra contro il Giappone), sono molto realistici tanto da far immedesimare tutta la classe operaia nelle storie difficili e tormentate dei suoi personaggi. Nel film "La Dea" del 1934 diretto da Wu Yonggang), da molti considerato come l'apice del cinema muto cinese, Ruan interpreta una prostituta che alleva un bambino. In questo lungometraggio è presente una scena memorabile in cui l'attrice cammina e si siede (foto nell'articolo - scena ripresa anche da Stanley Kwan in "Center Stage" del 1992 -foto in basso-) in cui l'attrice, per la prima volta nella storia del cinema, recita in modo completamente nuovo, morbido, totalmente realistico ben 20 anni prima di quel Marlon Brando a lungo ritenuto il padre della recitazione realistica. Nel 1934, Ruan recita nel suo penultimo film per la regia di Cai Chusheng, dove interpreta una donna di Shanghai costretta a morte da una società insensibile.
Ruan Lingyu in La Dea 1934
Un ultimo film è stato rilasciato poco dopo la sua morte. Gli scandali, la separazione dal marito, i tradimenti o presunti tali che la vedevano coinvolta in tradimenti con i registi, raccontati dei giornali scandalistici dell'epoca portarono Ruan ad avvelenenarsi con una dose eccessiva di barbiturici a Shanghai il 8 marzo 1935 , all'età di 24. In un appunto lasciato per spiegare il suo gesto c'era scritto: " Il pettegolezzo è una cosa spaventosa " (人言可畏) , anche se recenti ricercatori hanno messo in dubbio l'autenticità della nota (che sembrava essere stata scritta da Tang Jishan L'intellettuale cinese, Lu Xun, rimasto scioccato dai racconti e insospettito dagli interrogativi irrisolti che hanno circondato la morte di Ruan ha scritto un saggio dal titolo " il pettegolezzo è una cosa spaventosa ", denunciando i tabloid. Il suo funerale seguito da più di 5000 persone sarà uno degli eventi più seguiti del periodo ed uno dei tributi più grandi mai rivolti ad un attore (almeno fino a quel momento). Il suo gesto venne addirittura emulato durante i funerali da ben tre donne alimentando quello che diventerà purtroppo il triste clichè del giovane e sofferente artista suicida.
Marco Brama
Stanley Kwan "Center Stage" del 1992

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