La costruzione della storia, del contesto che inevitabilmente diventerà storico, deve essere percepita da chi ha il coraggio o l'incoscienza di dichiararsi storico, come illusoria. Illusoria in una società non corrotta altrimenti distorta; ma uno storico, uno scriba moderno, non può avere la "mentalità del "povero"" e/o di un alfabetizzato funzionale - figura di sistema inconsapevole più subdola e pericolosa per la scrittura della storia stessa - altrimenti non comprenderà i meccanismi alla base della letteratura - che in fondo a ben guardare è estetica, cioè selezione, quindi filosofia - e i motivi per i quali alcuni fatti, alcune vite, alcune storie alcuni popoli, alcuni malati, alcuni morti, non saranno mai raccontati.
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