Quanti
nomi per un’opera collettiva ma anche per un evento di arte, musica, teatro,
danza. Soprattutto quanto è inclusivo il modo di vivere e condividere di Feedya
Art Fondation. Questo è Open borders l Open minds. Magnifica inclusione, in Piazza Città di Lombardia a Milano, dal 7 al 9
aprile 2017. L’iniziativa, in collaborazione con la Regione Lazio e la Regione
Lombardia, sarà presentata in Senato a metà marzo. Nata nell’ambito delle
attività del Margutta Art Village, fondato da Feedya Art Foundation a Roma, in
collaborazione con l’Istituto Regionale Sant’Alessio Margherita di Savoia per i
ciechi, ha assunto un’anima itinerante e – dopo Milano – comincerà un tour
italiano ed europeo che la porterà sino al cuore delle istituzioni del Vecchio
Continente. Sono previste tappe a Rimini (23-25 giugno 2017), Amatrice (24-27
agosto 2017), Bruxelles (12-15 ottobre 2017), Cuba (fine novembre 2017).
L’opera
d’arte collettiva Magnifica
inclusione rappresenta una grande porta-gate,
attraverso la quale i visitatori potranno passare e lasciare (all’interno del
fornice) la propria firma. Realizzata da artisti vedenti e non (Arvedo Arvedi, Antonio De Pietro,
Lucilla D'Antilio e il gruppo Mano Sapiens, Lidia e Rosaria Scalzo, Felice
Tagliaferri, Sabrina Ventrella con
la partecipazione di Luigi Turati) simboleggia l’importanza di attraversare
insieme i confini della paura che nasce dall’incontro col diverso. Un gesto che
consenta di conoscere l’altro da sé attraverso l’arte, apprezzandone la
diversità o meglio le diverse abilità. L’opera di Marco Brama dal titolo Sintonia accompagnerà la manifestazione. Si tratta di
una composizione
elettroacustica ispirata dall'inestricabile
condizione della materia, che vibra in ogni momento. Muovendosi tra scienza e arte, in questo lavoro musicale Marco Brama opera su frequenze legate alla disabilità
visiva, affiancandole con una videgrafia in cui immagini, colori e suoni, si
spandono e fondono in un continuum spazio-temporale. Un’installazione che vuole
essere foriera di un messaggio sociale importante, rafforzato anche dal
carattere di vero e proprio evento, grazie alle
rappresentazioni teatrali sul tema della disabilità a cura della Compagnia
degli Antipatici di Velletri, a quelle musicali con l’Orchestra Giovanile Monte
Mario diretta dal maestro Alfredo Santoloci e di danza con l’esibizione dei
ballerini non vedenti Stefano Trella e Teresa Pagliaroli.
Feedya (Feed Young Art) Art Foundation è un’associazione culturale formata da persone che lavorano in ambiti molto diversi, unite dalla passione per l’arte e le battaglie civili. Nasce per sostenere l’arte, ma anche per nutrire le coscienze attraverso l’arte. È questa la mission dell' organizzazione che punta a portare la ricerca, nelle sue molteplici espressioni, tra la gente, considerandola un mezzo per abbattere le barriere e integrare, creando una piattaforma, soprattutto una nuova sensibilità comune.
Perché ci danno una mano i grandi nomi dell’arte
Non
a caso lungo questa strada abbiamo ottenuto anche l’importante adesione di
personaggi noti che salgono così con noi (fisicamente o moralmente) sulla barricata
di questa battaglia civile. Il 9 aprile sarà presente infatti Vittorio Sgarbi che – noto per le sue posizioni spesso estreme –
in questo caso con entusiasmo ha deciso di aderire all’iniziativa, in qualche
modo garantendo con la sua presenza la validità dell’iniziativa sotto il
profilo artistico. Da Andrea
Bocelli invece – che rappresenta l’Italia
migliore nel mondo, quella del talento, della tenacia, dello sguardo sugli
altri (e questa non è una gaffe), che rende la società veramente civile – Una sorta
di patrocinio morale, essendo impegnato in quelle date il tenore in tournée. Ed
ecco un estratto dalla lettera che la moglie Veronica ha inviato a Feedya Art
Foundation: Sul
concetto di “diversa abilità” come risorsa, è quanto da molti anni Andrea va ripetendo,
convinto del fatto che il corpo umano sia un prodigio senza eguali e che i
canali di comunicazione col mondo siano molteplici ed articolati. Non possiamo
che accogliere, grati, gli strumenti che il transito terreno ci offre –
sottolinea mio marito – quali e quanti essi siano. Dobbiamo soprattutto
imparare a far sì che esprimano al massimo le loro potenzialità. Certo, la
visione oculare è trionfo della simultaneità e della sintesi, ed offre quindi
un quadro d’insieme dal vantaggio immediato, mentre il tatto e l’udito
propongono selezioni, tasselli da comporre... Cosicché l’immagine che si forma
è esito di un’esplorazione, carnale e metafisica. Il non vedente,
potenzialmente, ha una chiave d’accesso più elaborata dell’immagine, ha
l’immaginazione: un rapporto ispirato, poetico, “artistico” con il mondo
oggettuale. Questo, per dire quanto siamo in linea con ciò che il progetto
Magnifica inclusione si propone di divulgare (…). (…)credo di poter affermare
serenamente come voi di Feedya ed Andrea stiate combattendo sulla medesima
barricata.
Ci
stiamo impegnando con tutte le nostre forze perché questo progetto si realizzi
perché si tratta di un’iniziativa di “arte sociale”, caratterizzata da un
marcato spirito solidale per portare all'attenzione dell'opinione pubblica il
concetto che le diverse abilità sono una risorsa e che i non vedenti – come
altri disabili – possono insegnare ai cosiddetti normodotati l’abilità che
hanno sviluppato: in questo caso vedere in profondità e con "occhi
nuovi". Le loro opere d’arte infatti non hanno valore solo per ciò che
riescono a comunicare ma anche dal punto di vista formale/estetico per la loro
bellezza. Sono opere d’arte a tutti gli effetti. Questo nuovo punto di vista
consente a nostro avviso di scardinare vecchi luoghi comuni o approcci
caratterizzati da inutile buonismo e controproducente pietismo. La vera
inclusione per noi è 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. Curatrice del progetto è
Diana Alessandrini, scrittrice, storica dell’arte, studiosa di architettura e
giornalista, che lavora al Giornale Radio RAI dal 1998, dove ha condotto oltre
a diverse trasmissioni anche le edizioni principali del GR1, del GR2 del
Mattino e del GR3. Attualmente è Caposervizio e Conduttore del GR2 del Mattino.
Diana – all’interno della nostra associazione – è il motore trainante sui
progetti di quella che lei stessa chiama con orgoglio arte sociale. Forse
utopisticamente, ma con una determinazione concreta, crede che i sogni si
possano realizzare e che un mondo migliore da lasciare ai suoi figli debba
almeno provare a costruirlo. E l’arte è senza dubbio uno dei mezzi.
Perché chiediamo una mano alla community
Perché
noi pensiamo che darsi la mano sia un gesto bellissimo. Unire le mani può
costruire ponti inimmaginabili. Noi partiamo dal presupposto che se abbiamo un
filo, da questo filo possiamo fare una catenella, dalla catenella una maglia,
dalla maglia un tappeto. Un tappeto che – animato dalla magia della solidarietà
– voli in alto, preso quasi da una vertigine che rende possibile anche
l’impossibile. E quindi crediamo che, se qualcuno condivide quello che sin qui
ha letto o visto, non potrà che aiutarci a realizzare questo progetto che è
solo il primo passo di una strada da fare insieme.
Quanti soldi occorrono
La
nostra associazione ha la fortuna di lavorare con aziende che da tempo ci
sostengono in questo cammino, condividendo con noi l’amore per l’arte e un
senso civico che sempre più speriamo si diffonda. Questo ci permette – grazie
allo studio Diego Maggi Graphic Designer – di avere un’immagine coordinata del
nostro progetto di altissimo livello, fresca, innovativa, con la formula della
sponsorizzazione tecnica che ci permette di risparmiare circa 10.000 euro.
Altra azienda sensibile è Pompa Spa che cura il trasporto e l’allestimento
delle nostre mostre con la stessa modalità. Ma una esposizione, e in
particolare un evento come quello che abbiamo intenzione di realizzare che
unisce a pittura e scultura anche musica, danza, teatro, deve prevedere anche
un impianto elettrico/luci/audio importante. I service contattati, che
forniscono dai microfoni, alle luci, dagli altoparlanti, al videoproiettore,
dal palco alla certificazione di conformità ci hanno chiesto non meno di 4.850
euro. L’allestimento, per quanto realizzato con materiale riciclato come i
pallet di legno EPAL, tuttavia non costa meno di 3.700 euro. L’orchestra
Giovanile Monte Mario, che suonerà nel giorno di chiusura, diretta dal Maestro
Alfredo Santoloci già direttore del Conservatorio di Santa Cecioia, pur in
formazione ridotta da 16 elementi, ha comunque un costo di diaria e spese di
viaggio non inferiore a 5.000 euro. Le spese di viaggio e pernottamento degli
artisti, attori, ballerini, musicisti (circa 100 persone) pur in convenzione
con alcune strutture milanesi non potrà costare meno di 9.450 euro. Il
catalogo, che prevediamo trilingue (italiano/inglese/spagnolo) in formato cm
20,5x26, di 96 pagine in quadricromia su carta patinata opaca avorio, copertina
con alette da 19 cm in quadricromia su carta da gr. 300 plastificata opaca,
rilegatura in brossura filo refe, 1000 copie, ha un costo di 6.500 euro. La
stampa della grafica, tra flyer, banner, roll up & co, ammonta a circa
1.500 euro. Le
spese complessive dunque ammontano a un totale di 31.000 euro per la sola tappa
di Milano.
Un pensiero per te che ci aiuti
Proprio
il catalogo è il modo per rendere tangibile e inattaccabile dal tempo ciò che
facciamo e ciò in cui crediamo. E il catalogo è il nostro biglietto da visita,
ma anche il segno concreto della collaborazione tra tutti, soprattutto con chi
ha donato i soldi tramite la campagna di crowdfunding. Con una donazione minima
di 50 euro potremo inviare a casa il catalogo autografato da tutti gli artisti.
Obiettivi di lungo periodo
Come
abbiamo detto, la mission di Feedya è portare l’arte dove ce ne sia bisogno. Da
questa essenza migrante e dal nome stesso dell’iniziativa Open borders l Open minds nasce l’idea di portare il progetto in altre
città dopo Milano. Un obiettivo che impegnerà tutto il 2017 e che sarà
possibile realizzare solo quando la campagna di crowdfunding sarà conclusa e se
avrà avuto successo.
Rimini 23-25 giugno 2017 – Rimini è uno dei luoghi più noti d’Italia,
meta di milioni di turisti ogni estate. A ospitare Open borders l Open minds. Magnifica
inclusione sarà l’aeroporto internazionale Federico Fellini, di recente rinato a nuova vita e crocevia di nuovi
flussi turistici, grazie a una campagna di promozione avviata a partire dalla
primavera 2016 con i principali tour operator, compagnie aeree e aeroporti a
livello europeo e internazionale. Inoltre i maggiori brand del Made in Italy
stanno scegliendo lo scalo romagnolo per i loro punti vendita. I flussi dei
passeggeri in entrata e uscita segnalano particolarmente la presenza di
cittadini russi e del Medio Oriente, oltre che dell’Europa del Nord.
In
questa tappa il format di Open borders l Open minds. Magnifica inclusione si aprirà al cinema. Nella cittadina che ha dato
i natali al più grande regista italiano, l’arte e il cinema si fonderanno con
un unico obiettivo: utilizzare – oltre al linguaggio dell'arte – anche quello
del cinema per portare all'attenzione dell'opinione pubblica le risorse di una
vita... al buio. L'arte nata dall'intuizione dei fratelli Lumière ha in questo
caso il compito di illuminare, di accendere i riflettori su vite le cui
risorse, faticosamente trovate dentro di sé, possono insegnare molto a tutti.
Protagonista sarà il regista Silvio Soldini che ha realizzato con Giorgio
Garini un docufilm dal titolo L'albero indiano,
per CBM, la più grande organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella
prevenzione e cura della cecità e disabilità nei Paesi del Sud del mondo.
Ambientato a Shillong, nella regione del Megalaya nel nord est dell’India, è un
reportage asciutto e intenso che esprime appieno i valori di CBM: l’inclusione,
il lavorare insieme, l’apertura alle differenze. La mostra/evento troverà
spazio sulla magnifica Terrazza
Fellini, luogo che in estate è punto di
attrazione per i passeggeri dello scalo e non solo. I giorni della
mostra/evento, in cui sarà ovviamente esposta l'opera collettiva Magnifica
inclusione, saranno arricchiti da dibattiti e momenti di confronto e incontro
con personalità del cinema e della cultura, del calibro di Dacia Maraini,
attenti e partecipi a queste tematiche e che quindi faranno anche da traino per
il pubblico troppo spesso distratto e interessato solo dagli aspetti
ludico-gastronomici.
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Amatrice 24-27 agosto 2017 – Il 24 agosto 2016 Amatrice è stata
letteralmente rasa al suolo dal terremoto. La cittadina, nota al grande
pubblico per gli spaghetti all’amatriciana ma luogo di bellezze
storico-artistiche e naturalistiche, è oggi in ginocchio. È intenzione portare
l'evento Open
borders l Open minds. Magnifica inclusione sul
piazzale dove è stata edificata la scuola a tempo di record dalla protezione
civile della provincia autonoma di Trento. In questo caso il format ingloberà il dramma del terremoto
vissuto dai bambini.
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Saranno
esposti sul piazzale, accanto e intorno all'opera d'arte collettiva Magnifica inclusione i disegni e le opere realizzate con la creta da
parte dei bambini durante l'anno in corso, in base a una convenzione di Feedya
Art Foundation con la scuola proprio per la realizzazione di questo progetto.
Durante l'anno scolastico gli artisti di Feedya realizzeranno dei laboratori
nella scuola con i bambini: tra loro artisti non vedenti che insegneranno agli
alunni a vedere oltre gli occhi, a vedere con le mani, ascoltando il cuore in
particolare nella rappresentazione materica della paura del terremoto. Artisti
vedenti insegneranno invece ai bambini la creazione di opere d'arte con il
riciclo dei materiali di scarto con un progetto che utilizzi, laddove
possibile, le macerie del sisma.
Bruxelles 12-15 ottobre 2017 – Il 12 ottobre 2017 si celebra la giornata
mondiale della vista, istituita dall'OMS. È l'occasione per portare un progetto
sociale di questa importanza nel cuore dell'Europa.
In
questo caso il format si modificherà in base alle difficoltà di trasporto
dell'allestimento. L'opera Magnifica inclusione verrà
esposta negli spazi della Commissione Europea, ovviamente al centro della sala.
Sulle pareti intorno saranno esposte stavolta gli ingrandimenti delle
fotografie dei tre appuntamenti precedenti. Una carrellata dunque dei momenti
salienti del progetto. Sarà inoltre presentato il catalogo dell’iniziativa
“tradotto” in braille, ma soprattutto una petizione che chieda
l'implementazione delle politiche e azioni di sensibilizzazione nei confronti
dell'inclusione dei non vedenti nelle istituzioni artistiche.
Cuba fine novembre 2017 – Il disgelo diplomatico, la ripresa dei voli
commerciali, la morte di Fidel Castro, l'elezione di Donal Trump alla
presidenza degli Stati Uniti d'America. Cuba sta vivendo da circa due anni a
questa parte al centro del mondo. E continuerà a starci se è vero come è vero
che l'elezione del miliardario americano, contrario a togliere l'embargo
all'isola caraibica, spariglia le carte in tavola di un percorso avviato
dall'amministrazione Obama con la determinante mediazione della chiesa di Papa
Francesco. Questo 2017, con l'insediamento di Trump il 20 gennaio, sarà un anno
determinante negli equilibri internazionali sull'isola dove stanno arrivando
gli investitori e dove - lo dice chi la conosce bene - l'attenzione alle
persone disagiate è in crescita. Sotto questo punto di vista la settimana della
cultura italiana a Cuba è uno degli appuntamenti più importanti. PortareMagnifica inclusione a Cuba, tramite il nostro Istituto di Cultura e
la nostra ambasciata diventa dunque - in questo particolare momento -
un'operazione culturale/sociale/commerciale di assoluta rilevanza.
Occhialoni - Rosaria Scalzo
Scopri come sostenere Magnifica inclusione https://buonacausa.org/cause/magnificainclusione
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