lunedì 30 giugno 2025

Cancellare la Memoria

Non ci saranno palestinesi che faranno ritorno dai campi di sterminio a cielo aperto. A differenza dei deportati dei regimi totalitari del passato, come quelli condotti nei lager nazisti in Germania o in altri paesi occupati, i palestinesi non sono stati portati lontano dalle loro terre: sono già nel luogo in cui vivono, nel luogo in cui muoiono, nel luogo in cui vengono cancellati. Non ci sarà un "ritorno", perché non c’è un altrove da cui tornare. Gaza non è solo un carcere a cielo aperto: è un dispositivo di annientamento quotidiano che agisce in loco, davanti agli occhi del mondo. E in questa realtà si nasconde qualcosa di ancora più subdolo e agghiacciante rispetto ai crimini già condannati dalla Storia: la cancellazione sistematica non solo delle vite, ma anche della memoria stessa di un popolo. Se i sopravvissuti ai campi nazisti poterono raccontare, testimoniare, gridare al mondo l’orrore subito, ai palestinesi viene negata persino questa possibilità. Si vuole non solo la loro eliminazione fisica, ma anche la loro estinzione narrativa, la loro scomparsa storica. Questa strategia, che unisce oppressione militare, isolamento politico, negazione umana e distruzione culturale, non è soltanto crudele: è scientificamente strutturata per impedire ogni forma di ritorno, di riscatto, di memoria. In questo senso, è una forma di annientamento che supera per insidiosità e radicalità perfino le forme di sterminio che l'umanità ha già riconosciuto come crimini assoluti.

Marco Brama

#memoria #palestina #guerra #storia